Consumo energetico, una app gratuita per scoprire quali sono gli europei più virtuosi

Italia bene ma stabile. Francia, Germania e Paesi scandinavi riducono l’utilizzo di energia

[4 Giugno 2015]

In occasione del World Environment Day 2015, Qlik,, un’azienda  leader nella Visual Analytics, sottollinea l’importanza del consumo energetico con la nuova app gratuita  “Quanto sei europeo?”, che contiene e dati e informazioni sui 28 paesi dell’Unione Europea. L’applicazione interattiva si concentra su 3 aspetti: come “Viviamo”, “Lavoriamo” e “Ci Divertiamo” e, partendo da qui, fornisce «una panoramica completa su somiglianze e differenze tra i singoli paesi dell’Unione, prendendo in considerazione anche l’impatto sull’ambiente».

A Qlik, sottolineano che «L’attenzione nei confronti del pianeta che ci ospita è sempre più forte e moltissimi Paesi stanno cercando in tutti i modi di ridurre l’utilizzo di carburante e petrolio». Navigando con l’app emerge che Francia, Lussemburgo, Germania e alcuni Paesi scandinavi, sembrano guidare la diminuzione del consumo energetico per famiglia: «Fermo restando il consumo medio europeo di 1832,5 litri di petrolio al giorno, il Lussemburgo è tra i Paesi con il più ampio margine di riduzione dei consumi giornalieri, passando dall’utilizzo a inizio secolo di 11,43 litri di petrolio agli 8,74. Subito dopo arriva la Svezia, con una riduzione, sempre a partire dal 2000, di 1,59 litri di consumo di petrolio. E se da un lato, Francia e Germania hanno diminuito di 1,33 litri il consumo per famiglia».

Invece, l’Italia, dopo un andamento altalenante, sembra essere tornata al consumo già piuttosto basso di 15 anni fa: 4,35 litri al giorno.

Anche per quanto riguarda l’energia elettrica gli italiani non hanno modificato molto i loro i comportamenti: «il consumo di 5,3Kw pro capite del 2000 ha subìto un picco nel 2006 (5,83Kw), per poi scendere nel 2009 e stabilizzarsi intorno ai 5,50Kw negli anni successivi».

I Paesi dell’Ue che consumamo di più, Svezia, Lussembrugo e Finlandia che utilizzano tra i 14 e i 15,74 Kw, per quanto riguarda l’impatto energetico riescono a far tagli più consistenti e quelli che consumano di meno, tra 8,38Kw e 2,64Kw che rimangono costanti.

Invece, per il consumo di petrolio anche i Paesi più morigerati, come Malta, riescono a fare grandi progressi, passando da 1,89 litri a 1,24 litri quotidiani.

Pablo Calderón Martínez, del Kings College di Londra, che ha lavorato allo sviluppo dell’applicazione insieme a Qlik, conclude: «Il progresso che i singoli Paesi stanno facendo verso la riduzione del consumo di petrolio (senza dubbio un obiettivo della Ue intera) varia notevolmente tra i diversi Paesi; persino tra Paesi situati in regioni simili e con redditi simili. La Scandinavia è un ottimo esempio. Dei tre Paesi scandinavi presenti nello studio, la Svezia e la Danimarca hanno ridotto il loro consumo di petrolio per famiglia, ma la Finlandia non è riuscita a farlo con lo stesso ritmo, il consumo di petrolio sembra essere aumentato costantemente quasi ogni anno».