Il governo dice no alla filiera corta nelle mense scolastiche della Toscana

Legambiente: «Decisione assurda e incomprensibile»

[12 Febbraio 2020]

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge della Regione Toscana sulla filiera corta nelle mense scolastiche, della quale greenreport.it aveva riferito diffusamente  . Si tratta della legge regionale con la quale si incentiva l’introduzione dei prodotti “a chilometro zero” nella ristorazione nelle scuole.

Nel comunicato del governo che annuncia l’impugnazione Regione Toscana n. 75 del 10 dicembre 2019, recante “Norme per incentivare l’introduzione dei prodotti a chilometro zero provenienti da filiera corta nelle mense scolastiche” si legge che tale decisione è stata presa «in quanto alcune norme riguardanti l’aggiudicazione di appalti per la ristorazione scolastica violano l’articolo 117, primo comma, e secondo comma, lettera e), della Costituzione, sia sotto il profilo della restrizione alla libera circolazione delle merci, sia sotto il profilo della restrizione della concorrenza».

Netto il giudizio negativo di Fausto Ferruzza e Maria Rita Cecchini, rispettivamente presidente e responsabile economia circolare di Legambiente Toscana, «La decisione del Governo, tutta burocratica e in punta di diritto, ci pare sinceramente assurda e incomprensibile, anche perché contraddice tutta una serie di determinazioni (anche governative) che vanno finalmente nella giusta direzione della riconversione ecologica della pubblica amministrazione. È inutile parlare di Criteri Ambientali Minimi negli appalti e di Green Public Procurement se poi alla prima prova effettiva si retrocede per mancanza di coraggio!»