Nasce il primo Green Friday italiano, l’alternativa al Black Friday e al consumismo compulsivo

Per Natale regaliamo cose utili, sane, etiche e che abbiano dietro persone e non multinazionali

[27 Novembre 2019]

Venerdì 29 novembre anche in Italia arriva il Green Friday. Nato nel 2017 in Francia come forma di protesta contro il consumismo sfrenato previsto per il Black Friday, la giornata di origine statunitense che segue il giorno del ringraziamento e che dà il via alle spese natalizie, questo “venerdì verde” è stato ideato con l’intenzione di sensibilizzare i consumatori.

Sono 15 negozi italiani che fanno parte della Rete di Botteghe Sfuse Indipendenti che, come dice il nome, vendono principalmente prodotti sfusi, hanno deciso di donare il 10% del fatturato di venerdì 29 a Legambiente: Al negozio, Torino; Al netto, Arezzo; Alternativa sfusa, Monza; Bio al sacco, Pisa; Bottega Granel, Grugliasco (TO); Cuordimamma, Novara; Il granaio di Eva e Nadia, Vicenza; La buona Terra, Schio (VI); Lo spaccio tutto sfuso, Viareggio (Lu); Naturale, Cernusco Lombardone (Mi); Papaveri di mare, Livorno; Sfuso per natura, Ferrara; Solo peso netto, Firenze; Tuttosfuso, Venaria Reale (TO);

Uno dei negozianti che hanno aderito all’iniziativa Green Friday spiega: «E’ necessario un cambiamento di paradigma Basta con il consumismo compulsivo dettato dal mercato. Ragioniamo con la nostra testa e per Natale regaliamo cose utili, sane, etiche e che abbiano dietro persone e non multinazionali».

L’intero importo ricevuto da Legambiente sarà utilizzato per progetti di sensibilizzazione e informazione sulla produzione e riduzione dei rifiuti. La vicepresidente di Legambiente, Vanessa Pallucchi, evidenzia che si tratta di «Un’azione diretta e concreta con cui ciascuno di noi scegliendo cosa acquistare diventa protagonista di una nuova economia, civile e circolare, che genera benefici ambientali e sociali invece di distruggere risorse e contribuire ai cambiamenti climatici».