Forestale nei Carabinieri? «Diventeremo virus che porterà piena sindacalizzazione ai militari»

[27 Luglio 2016]

Nonostante i tentativi del nostro comandante, Cesare Patrone, di comprimere diritti e prerogative del personale, la nostra Amministrazione nel corso di una riunione con i sindacati ha dovuto confermare che gli operatori del Corpo forestale dello Stato godono, quale unica forza di polizia in Italia, della prerogativa del diritto di sciopero, anche se manca a tutt’oggi un vero e proprio regolamento di attuazione.

Aver ‘costretto’ il nostro ministero e la nostra Amministrazione a confermare e regolamentare il diritto di sciopero, previsto dalla legge, nonostante i tentativi di Patrone di frapporsi, rappresenta un risultato importante che tornerà utile nei ricorsi che ci apprestiamo a presentare; inoltre, perché, se saremo assorbiti nell’Arma dei carabinieri, diventeremo il virus che porterà la piena sindacalizzazione tra i militari. E anche il diritto di sciopero.

Chi pensava di averla fatta franca, chi già vendeva la pelle dell’orso, chi già sognava incarichi politici prestigiosi dopo aver ‘venduto’ i propri uomini, non aveva fatto i conti con la tenacia e la voglia di lottare dei forestali che non rinunciano alla loro storia e ai loro diritti. I nostri avvocati sono già al lavoro e ne vedremo delle belle. Al governo Renzi e al ministro Martina offriamo, ancora una volta, una possibilità di dialogo. Rinviare l ‘emanazione del decreto, che deve anche cambiare almeno nella parte di tutela delle prerogative civilistiche del personale. Noi non molleremo fino alla fine.

di Marco Moroni, segretario generale del Sapaf