I ragazzi americani contro le armi. E la Destra diffama i sopravvissuti al massacro di Parkland (VIDEO)

Presi di mira perché non vogliono che altri loro compagni di classe muoiano. La Florida dice no alla regolamentazione delle armi da guerra

[21 Febbraio 2018]

Gli studenti sopravvissuti al massacro della Marjory Stoneman Douglas High School in Florida sono diventati sostenitori del controllo delle armi e feroci critici della National rifle association (Nra), la potentissima lobby delle armi che condiziona la politica statunitense e che, come si è scoperto, aveva finanziato con 10,000 dollari un corso scolastico di tiro a segno al quale aveva partecipato il giovane killer di Parkland, che alla fine era entrato nella squadra di tiro a segno della scuola ed era in grado di centrare bersagli grandi quanto una monetina.

Eppure, il Partito Repubblicano e la galassia di siti della neo-destra che appoggia Donald Trump si sono scagliati contro i ragazzi sopravvissuti e in particolare contro David Hogg, uno dei primi studenti ad essere stato intervistato dai network televisivi nazionali e a chiedere di agire: «Siamo giovani. Voi siete gli adulti. E’ necessario che agiate e svolgiate un ruolo. Lavorate insieme. Vienite insieme ai vostri politici e fate qualcosa». Questo qualcosa è la regolamentazione delle armi.

Il coraggioso Hogg è stato subito preso di mira da Lucian Wintrich corrispondete dalla Casa Bianca di Gateway Pundit, un blog di estrema destra accreditato da Trump, che in un post pubblicato il 19 febbraio ha pubblicato una foto di Hogg con la scritta “EXPOSED” stampata in rosso e ha accusato lo studente di essere manipolato da suo padre, un agente dell’FBI in pensione.  Naturalmente non basta che  il padre di Hogg non lavori più per l’FBI, l’insinuazione velenosa dell’estrema destra è che l’FBI abbia mandato un ragazzo ad attaccare l’Rna per distogliere l’attenzione dai guai dell’FBI.

Wintrich utilizza anche un video su YouTube contraffatto, nel quale Hogg  ha qualche difficoltà a rispondere alle domande per un’intervista registrata, come prova che Hogg è «pesantemente addestrato e recita semplicemente una sceneggiatura». Naturalmente non ci sono prove, nel video o altrove nell’articolo, che questa accusa sia vera, ma serve a tenere in piedi la teoria della cospirazione: i ragazzi vengono usati come pedine anti-Trump e anti-Nra dall’Fbi per ledere il diritto costituzionale degli americani e aumentare il suo potere. E’ solo l’ultimo disgustoso esempio di una politica senza ritegno che abbiamo visto all’opera anche a Macerata, dove le vittime dello sparatore lerghista/fascista erano in qualche modo “giustificabili” come vendetta per un crimine efferato commesso da nigeriani, quindi essere di colore rendeva giustificabile diventare bersagli e chi difendeva le vittime era semplicemente un anti-italiano. Mentre comunque i killer – sia in Florida che a Macerata – sono dei poveri pazzi, ma che qualche “ragione” ce l’hanno.

Le Fake News di Gateway Pundit sul complotto dell’FBI contro l’Nra e Trump utilizzando i superstiti del massacro di Parkland si sono diffuse rapidamente su Facebook e sono state rilanciate da One American News Network, un altro sito di destra accreditato alla Casa Bianca. Alla fine le accuse sono state rilanciate  anche da Bradley Blakeman, membro dell’amministrazione repubblicana di George W. Bush, lobbista e opinionista televisivo. Poi anche Trump ha messo in dubbio la sincerità dei ragazzi scampati al massacro.

Ma Gateway Pundit ha fatto ancora peggio: sulle sue pagine Kristinn Taylor ha attaccato Hogg e gli altri studenti Delaney Tarr, Cameron Kasky e Emma González perché sorridevano in una foto scattata in uno studio televisivo della CBS prima di partecipare a una trasmissione alla quale erano stati invitati. Il ributtante articolo, intitolato “Student School Massacre Survivors e CBS Reporter Party Like Rock Stars”, non presenta nessuna prova di “festeggiamenti”, in realtà al gruppo di ragazzi che era stato intervistato per lo spettacolo mattutino della CBS, è stato chiesto dallo staff della CBS di sorridere per una foto ricordo.

Secondo la neodestra invece  la foto mostra i ragazzi mentre «ridono fragorosamente e posare per le foto come se fossero delle star del rock» e la Taylor descrive anche le foto come «promo stills for Glee: The High School Massacre». Gli studenti scampati al massacro sono così diventati  – come gli scampati al killer fascista di Macerata – i bersagli preferiti degli hater su Facebook e su  r/The_Donald, un forum dei  sostenitori di Trump gli insulti contro di loro sono centinaia. Minacce ancora più pesanti contro i ragazzi scampati al massacro si possono leggere su Gab, un social network di nazionalisti e suprematisti bianchi e di altri gruppi di estremisti di destra.

Alla fine il giovane Hogg ha risposto campagna diffamatoria: «Penso solo che sia una testimonianza dell’immaturità malata e dello stato di divisione del nostro governo quando queste persone sentono il bisogno di seguire le teorie del complotto su persone alle quali è stato sparato in una scuola dove 17 persone sono morte. E mi fa star male. E’ immaturo, offensivo e disumano che questa gente distrugga le persone che cercano di impedire la morte del futuro dell’America, perché non lo facciano».

Ma la delusione più grande per i ragazzi di Parkland è venuta probabilmente dalla Camera della Florida, dove i deputati repubblicani hanno votato compattamente no contro una proposta di discutere preliminarmente della possibilità di un controllo delle armi da guerra.

La proposta, appoggiata dagli studenti e dalle famiglie delle vittime, è stata bocciata con 71 voti contro 36 e tra chi ha votato no c’erano anche i 7 deputati repubblicani della Contea di  Miami-Dade, dove è avvenuta la strage di Parkland.

Ad assistere alla votazione dalla galleria del Parlamento di Tallahassee c’erano anche decine di studenti della scuola superiore Marjory Stoneman Douglas a scampati alla strage e uno di loro, il 17enne Jose Iglesias, ha detto al Sun Sentinel: «Non vogliamo portare via le pistole alla gente. Ma nessuno ha bisogno di un AR-15. Vengono usati solo per uccidere».

Molti studenti hanno espresso il loro sdegno per il rifiuto della Camera della Florida di prendere anche solo in considerazione anche il divieto delle armi d’assalto: «Questo è un bel problema – ha detto Daniel Bishop al New York Times –  Sapevano che molti ragazzi stavano per arrivare nella capitale dello Stato, tra l’altro per fare qualcosa che è estremamente giusto, solo per parlare con loro, e non hanno nemmeno preso in considerazione di  fermare cose come questa … è come se non se ne curassero nemmeno».

Alla rabbia e alla disperazione dei ragazzi che hanno visto morire i loro amici, i repubblicani rispondono con vacui «pensieri e preghiere», mentre i media di estrema destra diffondono notizie false sui sopravvissuti al massacro e minimizzano la sua portata politica come «atto di un folle», intanto propagano le loro teorie della cospirazione.

Ma la reazione degli studenti della Florida, stufi dell’inerzia degli adulti sul controllo delle armi e che hanno iniziato a protestare e organizzarsi, anche con grandi cortei, rappresenta una speranza. Un esempio seguito dagli studenti delle scuole superiori di tutti gli Usa che hanno organizzato una serie di proteste contro le ultime sparatorie, con una marcia su Washington programmata per il 24 marzo, mentre i sopravvissuti hanno iniziato a organizzarsi in  gruppi di base di controllo delle armi.

Sabato scorso, una delle organizzatrici del movimento anti-armi, la diciassettenne Emma Gonzalez, ha pronunciato un discorso infuocato al liceo dove è avvenuta la strafe, chiedendo di agire: «Ai politici che siedono nelle loro poltrone dorate della Camera e del Senato, finanziati dall’Nra, che ci dicono che non si sarebbe potuto fare nulla per impedirlo, diciamoglielo che sono cazzate. Dicono che le leggi sulle armi più dure non riducono la violenza armata. Diciamoglielo che sono cazzate».

Videogallery

  • Survivors of Parkland school massacre call for immediate action

  • Florida student to NRA and Trump: 'We call BS'