Razionalizzazione della procedura Via, ecco l’orientamento della Commissione Ue

[27 Luglio 2016]

L’Ue ha redatto il documento di orientamento sulla razionalizzazione e semplificazione della procedura Via (valutazione d’impatto ambientale): è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi la comunicazione della Commissione.

La comunicazione rivolge una particolare attenzione ad alcune fasi della procedura e individua modalità per semplificare le diverse valutazioni ambientali nell’ambito di procedure comuni e/o coordinate. Detta, quindi, gli orientamenti sulla stesura del rapporto di valutazione dell’impatto ambientale, sulla consultazione e sulla partecipazione del pubblico e sul processo decisionale.

La comunicazione non è vincolante e non incide sull’eventuale obbligo degli Stati membri di scegliere fra la procedura coordinata e la procedura comune o una loro combinazione.

La direttiva Via si pone come obiettivo quello di migliorare la protezione dell’ambiente integrando considerazioni di natura ambientale nel processo decisionale relativo all’approvazione di progetti pubblici e privati. In alcuni casi, però, il diritto dell’Ue può richiedere la realizzazione di diverse valutazioni ambientali per un singolo progetto. Basti pensare alla direttiva Habitat o uccelli che richiedono una “opportuna valutazione” dell’incidenza.

Tuttavia, la presenza di molteplici requisiti normativi e valutazioni parallele per un unico progetto può comportare ritardi, discrepanze e incertezza amministrativa a livello applicativo. I costi amministrativi e di attuazione possono lievitare e possono emergere discrepanze fra le valutazioni e le consultazioni connesse con un determinato progetto. La possibile applicazione di un’unica procedura, invece, può evitare sovrapposizioni e ridondanze, riducendo al minimo il tempo necessario per l’autorizzazione.

Per questo la direttiva Via prevede due procedure quella comune e quella coordinata intese a semplificare le valutazioni ambientali di progetti subordinati a più valutazioni ambientali.

Nell’ambito della procedura comune, gli Stati membri dispongono un’unica Via di un determinato progetto. La valutazione unica garantisce la conformità del progetto all’acquis applicabile e  sostituisce diverse valutazioni di un determinato progetto.

Invece, nell’ambito della procedura coordinata, gli Stati membri designano un’autorità che coordina le varie valutazioni dell’impatto ambientale di un progetto. La presenza di un unico punto di contatto responsabile di tutte le valutazioni ambientali può favorire la chiarezza e l’efficienza per committenti e amministrazione, oltre a fornire orientamenti nel corso dell’intera procedura.

Gli Stati membri possono scegliere approcci differenti ai fini dell’applicazione di ciascuna procedura. Del resto spetta agli Stati membri garantire il recepimento e l’attuazione della direttiva, anche introducendo determinate modifiche nella propria legislazione nazionale.

Indipendentemente dal fatto che venga seguito l’approccio comune o coordinato o sia scelta una loro combinazione, l’ambito delle valutazioni ambientali da effettuare deve essere stabilito in una fase iniziale. Ciò consente di individuare fattori ambientali sui quali il progetto potrebbe avere un impatto significativo. E per quanto riguarda l’efficienza, la pianificazione di procedure coordinate e/o comuni semplificate lo stabilire in una fase iniziale l’approccio da intraprendere crea certezza e stabilità normativa. Infatti, un tale approccio facilita l’elaborazione dei rapporti ambientali e delle informazioni richieste dalle diverse direttive.

In caso di applicazione della procedura comune, la Commissione esorta gli Stati membri a scegliere un unico rapporto ambientale e integrato che copra le informazioni acquisite nell’ambito di tutte le valutazioni effettuate. Per garantire una procedura di valutazione sistematica e il rispetto di tutte le direttive in questione, è consigliabile valutare tutti gli aspetti pertinenti di un progetto sin dall’inizio. Nel caso di una procedura coordinata, un’autorità designata gestisce le diverse valutazioni da effettuare. Una valutazione comune, d’altro canto, si traduce in un’unica valutazione dell’impatto ambientale.