Ue, a che punto è l’applicazione del regolamento sui conti economici ambientali europei

[20 Ottobre 2016]

Nel 2011 l’Ue ha istituito un quadro comune per la raccolta, la compilazione, la trasmissione e la valutazione dei conti economici ambientali europei; oggi valuta la qualità di tali conti. In particolare valuta la qualità dei dati trasmessi, i relativi metodi di raccolta, l’onere amministrativo che grava sugli Stati membri e sulle unità partecipanti, nonché la fattibilità e l’efficacia di tali statistiche.

L’Ue pubblica dunque sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi la relazione sull’applicazione del regolamento relativo ai conti economici ambientali europei. La relazione è accompagnata da una serie di proposte per l’introdurre di nuovi moduli di contabilità economica ambientale, quali spese ed entrate per la protezione dell’ambiente (EPER)/conti della spesa per la protezione dell’ambiente (EPEA); settore dei beni e servizi ambientali (EGSS); conti dell’energia; trasferimenti ambientali (sussidi) e conti della spesa per l’uso e la gestione delle risorse naturali (RUMEA); conti (quantitativi e qualitativi) delle risorse idriche; conti dei rifiuti; conti delle risorse forestali; conti dei servizi forniti dagli ecosistemi; conti degli stock di materia a livello di intera economia (CSM-IE) e la misurazione di materiali inutilizzati da scavo (compreso il suolo).

Così come è accompagnata da una serie di proposte per migliorare ulteriormente la qualità dei dati e i relativi metodi di raccolta, migliorandone al contempo la copertura e la comparabilità e riducendo l’onere amministrativo per le imprese e la pubblica amministrazione.

In linea con la strategia europea per i conti ambientali, il miglioramento della qualità dei conti è stato uno dei principali ambiti di intervento negli ultimi anni e resterà tale anche nel prossimo periodo. Anche perchè tale miglioramento ha dei benefici indiretti: aumenta la pertinenza delle statistiche e permette incrementi di efficienza, riducendo l’onere amministrativo.

In tale contesto la Commissione continuerà e ad assistere gli Stati membri nel miglioramento della qualità dei conti in vari modi. Per esempio erogando sovvenzioni per studi pilota. Ogni anno infatti li cofinanzia studi fino al 70 % dei costi. Tali studi hanno l’obiettivo di sviluppare metodi di trasmissione dei dati e migliorare la qualità di questi ultimi, di produrre serie temporali lunghe, di sviluppare i metodi utilizzati per il trattamento dei dati e verificare la fattibilità dell’introduzione di nuovi moduli di contabilità economica ambientale.

Altro esempio di assistenza della Commissione è quello volto alla riduzione dello scarto temporale nella disponibilità dei dati mediante la produzione di stime preliminari. La Commissione sta infatti collaborando con gli Stati membri per valutare se i conti ambientali possano essere compilati in anticipo. E su questo punto sono stati compiuti notevoli progressi. La Commissione sta inoltre esaminando modalità per produrre stime preliminari per alcuni degli indicatori principali. Queste stime avrebbero un margine di errore più elevato e sarebbero meno dettagliate rispetto a quelle odiernamente richieste, ma offrirebbero importanti informazioni iniziali agli utilizzatori.

La Commissione ha cominciato a produrre e pubblicare stime preliminari dei conti dei flussi di materia a livello di intera economia sette mesi dopo la fine dell’anno di riferimento. Si tratta di un miglioramento considerevole, dato che il termine per la trasmissione dei dati è di 24 mesi. Analogamente intende iniziare a produrre stime preliminari per i conti dei beni e dei servizi ambientali e sta combinando i dati raccolti in materia di imposte ambientali con i dati sugli elenchi delle imposte nazionali compilati nell’ambito del programma di trasmissione dei dati di contabilità nazionale. Ciò consente di elaborare statistiche con qualche mese di anticipo, senza aumentare l’onere che grava sugli Stati membri. Attualmente sono allo studio possibilità di compilare stime per i conti delle emissioni atmosferiche  con un anno di anticipo.

La Commissione sta elaborando un manuale sui conti delle spese di gestione delle risorse. Sta lavorando a un progetto sperimentale sui conti del capitale naturale integrato e dei servizi forniti dagli ecosistemi. Si tratta di un progetto a lungo termine che dovrebbe produrre risultati entro il 2020. Gli obiettivi principali consistono nell’integrare serie di dati già esistenti a livello di UE (immagini satellitari, uso del suolo e indagini di copertura e modelli) e fare tesoro delle competenze dei partner dei progetti al fine di sviluppare un quadro UE coerente che sia compatibile con conti più dettagliati a livello nazionale.

La Commissione ha anche razionalizzato e semplificato il quadro esistente e l’attività di raccolta volontaria di dati per i conti delle risorse forestali. L’operazione si è resa necessaria in quanto in passato gli studi pilota non hanno soddisfatto le aspettative degli utilizzatori e non c’era una domanda sufficiente.