L’inaugurazione a Larderello nel bicentenario della morte di Paolo Mascagni

Al via CegLab, un laboratorio per la «capitale mondiale della geotermia»

L’assessore Fratoni: «La risorsa geotermica è un asset strategico per la Regione e indietro non si torna»

[16 Novembre 2015]

Quella della geotermia «è la nostra energia, l’energia del nostro territorio e qui vogliamo mantenere questo know how per continuare a rappresentare un punto di riferimento mondiale»: il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni, ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’inaugurazione a Larderello del CegLab, il laboratorio del Centro di eccellenza per la geotermia realizzato da CoSviG (il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche) con il supporto della Regione Toscana.

Il CegLab, come ha sottolineato Sergio Chiacchella, direttore generale di CoSviG, può e vuole essere un ulteriore strumento a servizio della ricerca e delle imprese per sviluppare una sempre maggiore efficienza energetica delle risorse rinnovabili, in un momento in cui – anche alla luce del prossimo appuntamento Cop 21 di Parigi sui cambiamenti climatici – l’esigenza di mutare approccio energetico si fa sempre più stringente.

Sull’alta entalpia la ricerca e la tecnologia sono all’avanguardia – come ha evidenziato Piero Ceccarelli, amministratore unico di CoSviG – ma esistono ancora ampi margini di sviluppo e ricerca per quanto riguarda la bassa entalpia e il ciclo binario nella media entalpia, settori all’interno dei quali CegLab può costituire un volano per rilanciare i più vasti usi della fonte geotermica: un laboratorio dove si porteranno avanti sperimentazioni e test su prototipi e prodotti per il miglioramento delle tecnologie in ambito geotermico, sia per quanto riguarda la risorsa che gli impianti.

A Larderello si incrociano così passato e futuro della tecnologia. Non è un caso che il CegLab sia stato intitolato a Paolo Mascagni, poliedrico scienziato del XVIII secolo originario di Pomarance, di cui ricorre quest’anno il bicentenario della morte, e che nelle aree geotermiche non è stato dimenticato: è a Mascagni cui si deve – fra le altre cose – la conferma della presenza dell’acido borico nei lagoni naturali di Monterotondo marittimo.

Il potenziale della struttura, appena inaugurata, insieme al know how diffuso sul territorio, garantisce oggi un’attenzione a livello globale: «C’è un interesse fortissimo per fare qui una scuola di specializzazione sulla geotermia – ha anticipato il direttore scientifico del CegLab, Alessandro Sbrana (università di Pisa) – Intanto abbiamo già preso contatti per realizzare una summer school per ricercatori dei paesi in via di sviluppo, grazie anche al supporto del ministero Affari esteri».

Per mantenere ai massimi la credibilità di fronte alla comunità scientifica e agli investitori internazionali, condizione imprescindibile rimane però quella di saper continuare a valorizzare al meglio la risorsa geotermica in casa nostra, con tecnologie di cui siamo leader mondiali. «Questo laboratorio conferma il nostro essere un centro di eccellenza», ha dichiarato infatti il sindaco Martignoni, chiedendo poi alla Regione Toscana di «continuare a investire in ricerca e sviluppo per continuare ad essere la capitale mondiale della geotermia».

La risposta dell’assessore all’Ambiente della Regione, Federica Fratoni, presente all’inaugurazione del CegLab, non si è fatta attendere: «La geotermia è un asset strategico per la Regione e indietro non si torna», e per rassicurare i presenti circa i timori sul post-moratoria l’assessore ha poi annunciato che gli apparati regionali sono già al lavoro per stilare linee guida che saranno presto condivise con gli amministratori locali. Nel frattempo nuove certezze le ha già portate il CegLab: un laboratorio proiettato verso quella che è stata definita molte volte come “la geotermia di domani”: più efficiente e ancora più sostenibile.