Mercoledì 17 in agenda il confronto con Enel green power

Aprile caldo sul fronte della geotermia, i sindacati: «Non abbasseremo la guardia»

«Non vorremmo che l’apertura del Mise fosse solo un pretesto per prendere tempo e rinviare la decisione definitiva successivamente alle elezioni europee»

[5 Aprile 2019]

Aprile si preannuncia come un mese importante sul fronte geotermia: dopo l’incontro del 27 marzo al ministero dello Sviluppo economico (Mise) tra il sottosegretario Crippa, il governatore della Toscana Enrico Rossi e una nutrita delegazione dei sindaci geotermici è stata promessa l’attivazione di un tavolo tecnico, da svolgersi entro questo mese, per approfondire la materia in vista di un possibile reinserimento della geotermia “tradizionale” nel decreto incentivi, cosiddetto Fer 2.

Un primo risultato dopo le innumerevoli richieste della Regione e degli enti locali inascoltate per 5 mesi, che non permette però di abbassare la guardia: si tratta di «un primo passo avanti ma – affermano oggi le organizzazioni sindacali del comparto elettrico, ovvero le strutture territoriali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil – non vorremmo che questa iniziale apertura del ministero fosse solo un pretesto per prendere tempo e rinviare la decisione definitiva sulle sorti della geotermia “tradizionale” successivamente alle elezioni europee dimenticando poi, tutte le aperture e/o impegni presi».

Per questo le organizzazioni di categoria insieme alle confederazioni stanno lavorando per «definire una vertenza di zona, che comprenda possibilmente tutte le aree geotermiche e tutte le categorie dei lavoratori coinvolti nella filiera produttiva della geotermia e non solo».

Nel frattempo si avvicina un altro appuntamento di rilievo nell’agenda geotermica nazionale, ovvero l’incontro del 17 aprile fissato dai sindacati con Enel green power, dove l’auspicio è che l’azienda possa fare chiarezza «sui possibili sviluppi e investimenti che intende realizzare, anche alla luce dell’attuale situazione, sul comparto geotermico. Continueremo a difendere il lavoro, lo sviluppo economico e occupazionale che produce la geotermia come importante e pressoché unico veicolo di sviluppo e incremento socio-economico del territorio – concludono dai sindacati – con ricadute positive sulle comunità̀, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini».