Covid-19, Guterres: «Agire ora o rischiamo una inimmaginabile devastazione a livello globale»

Il denaro è il nervo scoperto della guerra contro il coronavirus e della battaglia per lo sviluppo sostenibile

[29 Maggio 2020]

Intervenendo all’High-Level Event on Financing for Development in the Era of COVID-19 and Beyond, organizzato da Onu, Canada e Jamaica, sul finanziamento per lo sviluppo, il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha sottolineato «A meno che i paesi di tutto il mondo non agiscano insieme ora, la pandemia di Covid-19 causerà devastazione e sofferenza inimmaginabili in tutto il mondo».

Intervenendo online, Guterres ha dipinto un quadro a fosche tinte, nel quale ci sono «60 milioni di persone spinte in estrema povertà; carestia di “proporzioni storiche”; circa 1,6 miliardi di persone rimaste senza mezzi di sussistenza; una perdita di 8,5 trilioni dollari nella produzione globale: la più forte contrazione dalla Grande Depressione degli anni ’30» e per questo ha invocato unità e solidarietà: «Chiediamo un’azione collettiva immediata in 6 aree di importanza cruciale. A partire dalla crisi globale di liquidità, che dove si sono incontrate le crisi sanitarie ed economiche, un nesso pericoloso che potrebbe prolungare e approfondire entrambe».

IL capo dell’Onu  ha chiesto l’estensione degli Special Drawing Rights per integrare le riserve della spesa pubblica e ha evidenziato che «La ricaduta economica della pandemia minaccia un’ondata di inadempienze nei Paesi in via di sviluppo, ostacolando gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) del 2030».

il secondo appello di Guterres è stato per «Soluzioni durature sul debito, per creare spazio per gli investimenti nella ripresa e negli Obiettivi di sviluppo sostenibile». Poi ha  esortato i creditori privati, ​​che detengono una quota crescente del debito sovrano dei Paesi in via di sviluppo a «Trovare incentivi per incoraggiare un maggior numero di creditori a concedere una riduzione del debito».

Guterres ha quindi attirato l’attenzione dell’auditorio sui finanziamenti esterni, affermando che «L’allineamento degli incentivi nei sistemi finanziari globali con gli SDG aumenterebbe la fiducia per rilanciare gli investimenti nello sviluppo sostenibile». Passando ai flussi finanziari illeciti, come l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, che privano i Paesi in via di sviluppo di centinaia di miliardi di dollari all’anno, Guterres ha avvertito che «Dobbiamo colmare le perdite rivedendo i sistemi nazionali e i quadri internazionali».

L’ultimo punto affrontato dal capo dell’Onu è stato la necessità globale di «Riprendersi al meglio dalle devastazioni della pandemia di coronavirus: «Il Covid-19  ha messo a nudo, e sta esacerbando, profonde disuguaglianze e ingiustizie che devono essere affrontate, anche per le donne che, con normalmente meno risparmi e redditi più bassi, subiscono un impatto economico peggiore degli uomini. utti i nostri sforzi devono andare verso la costruzione di percorsi sostenibili e resilienti che ci consentano non solo di sconfiggere il Covid-19, ma anche di affrontare la crisi climatica, ridurre le disuguaglianze ed eradicare la povertà e la fame. Dobbiamo affrontare questi pericoli,  che ci sfidano e che corrispondono, con tutta urgenza, serietà e responsabilità. Passare attraverso il Covid-19 e recuperare al meglio avrà un costo. Ma l’alternativa costerà molto di più. Questa è una crisi globale e sta a tutti noi risolverla. Anche prima del  Covid-19, i vincoli finanziari rappresentavano una sfida per i Paesi in via di sviluppo per soddisfare gli SDG. Oggi, gli shock economici e finanziari innescati dal coronavirus hanno colpito molti di quelli che lottano per rispondere alla pandemia e alle sue conseguenze sociali ed economiche».

Il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Tijjani Muhammad-Bande, ha sottolineato che «Per raggiungere gli SDG entro il 2030, dobbiamo ripensare i nostri sistemi economici. Il che richiede leadership, volontà politica e sforzi collaborativi tra un’ampia varietà di attori per salvaguardare il futuro per generazioni future. E’ necessario mobilitare risorse finanziarie pubbliche, private ed esterne, sia per una rapida ripresa che per progressi a più lungo termine nella the 2030 development agenda. Molti Paesi in via di sviluppo sono finanziariamente mal equipaggiati per fermare la diffusione del Covid-19 e le sue conseguenze sociali ed economiche, sono necessarie proposte concrete e azioni tempestive per impedire loro di scivolare in default disordinati. E’ ora il momento di rivedere l’architettura finanziaria internazionale. I piani devono non solo affrontare l’attuale carenza di liquidità, ma anche fornire soluzioni durature che creino uno spazio fiscale vitale per gli investimenti nello sviluppo sostenibile per i Paesi bisognosi».

Muhammad-Bande ha sottolineato che «Il Covid -19 e il relativo declino economico e sociale non possono essere affrontati nel vuoto, ma vanno invece integrati in discussioni più ampie sul finanziamento dello sviluppo sostenibile. Le Nazioni Unite ci offrono un forum per convocare tutti gli attori e comunità politiche specializzati per affrontare queste sfide».

Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, che ha convocato l’High-Level Event, ha definito la pandemia  «Un duro promemoria sui come il nostro mondo sia interconnesso. Per mantenere i nostri cittadini sani e salvi, dobbiamo sconfiggere il Covid-19 ovunque si trovi. Questo richiede un piano globale e coordinato che faciliterà anche il rilancio delle economie globali e nazionali. I posti di lavoro e le imprese in ogni Paese dipendono dalla salute e dalla stabilità delle economie altrove, dal che a sua volta dipende il successo dell’economia globale nell’affrontare questa tempesta. Il Covid-19 è una sfida senza precedenti per il nostro mondo moderno, ma è anche un’opportunità unica per costruire un futuro migliore, per creare un mondo sicuro e prospero».

Parole condivise dal primo ministro della Giamaica Andrew Holness, che ha aggiunto «La pandemia è un campanello d’allarme per la comunità internazionale perché rinvigorisca un sistema globale di governance economica globale in grado di far fronte alle perturbazioni globali, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo inclusivo. Una grande sfida per il sistema finanziario internazionale è quella di incanalare i flussi di credito pubblici e privati ​​in flussi di capitale per lo sviluppo produttivi e inclusivi. I lavori sui flussi della liquidità globale e sulla stabilità finanziaria, nonché sulla vulnerabilità del debito, dovrebbero informare la nostra risposta alle dimensioni finanziarie di questa crisi».

Guterres ha concluso: «Viviamo in un’epoca sia difficile che pericolosa e dobbiamo  raccogliere questa sfida con la massima urgenza, con tutta la serietà e tutta la responsabilità che si impongono. Si tratta di una crisi mondiale e spetta a noi tutti risolverla».