Da Tes una proposta di mozione per far dichiarare emergenza climatica a tutti i Comuni e Regioni d’Italia

«È importante creare anche in Italia una rete di Enti Locali che vogliano impegnarsi nel contrasto al caos climatico attraverso la diffusione di buone pratiche»

[22 Maggio 2019]

L’associazione Transizione ecologica solidale (Tes), nata un anno fa e presieduta dal deputato, già ministro dell’Ambiente e della Giustizia Andrea Orlando, ha inviato un messaggio ai circa 8000 Comuni e alle 20 Regioni, con la proposta di uno schema di mozione dai molteplici obiettivi di sostenibilità ambientale, partendo in primis dalla dichiarazione di emergenza climatica.

«Innumerevoli studi accademici confermano ormai che il caos climatico in atto è influenzato dalle attività umane – si legge nel testo – Si tratta di un fenomeno che causa danni incommensurabili a persone, animali ed interi sistemi produttivi. Non abbiamo più tempo. Dobbiamo agire subito. Per questo è importante creare anche in Italia una rete di Enti Locali che vogliano impegnarsi nel contrasto al caos climatico attraverso la diffusione di buone pratiche e promuovendo, da protagonisti, un’attività di sensibilizzazione verso i propri cittadini ma anche verso il Governo e il Parlamento».

Oltre a dichiarare lo stato di emergenza climatica, la proposta di mozione impegnerebbe se approvata la Giunta comunale e il sindaco e la Giunta regionale a, tra le altre cose: rendere il Comune (o la Regione) in tutte le proprie sedi ed uffici carbon free entro il 2030;  garantire che tutte le decisioni strategiche, di bilancio e di pianificazione siano compatibili con il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2030;  convocare assemblee di cittadini nelle quali siano rappresentati tutte le forze sociali, i gruppi di interesse, le associazioni di tutela ambientale, i sindacati e le associazioni di categoria per illustrare e condividere le azioni urgenti dettate dallo stato di emergenza climatica; prevedere un meccanismo di valutazione ambientale ed energetica preventiva di tutte le decisioni assunte dall’ente; adeguare i bilanci alla necessità di azioni per affrontare l’emergenza climatica, e promuovere azioni di sensibilizzazione nei confronti di altri enti e del governo, e della cittadinanza; considerare azioni specifiche come ad esempio  la produzione e lo stoccaggio di energia, la creazione di infrastrutture locali per le autovetture elettriche, l’incoraggiamento all’uso di veicoli elettrici anche attraverso il car sharing e l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici dando priorità all’edilizia residenziale pubblica.

Obiettivi ambiziosi che, per quanto riguarda almeno la dichiarazione di emergenza climatica, al momento vedono tra i Comuni all’avanguardia solo due municipi: Acri (in provincia di Cosenza) e da pochi giorni Milano. A livello nazionale invece i parlamentari Rossella Muroni, Roberto Speranza e Federico Fornaro hanno depositato alla Camera una mozione per impegnare il Governo italiano a  dichiarare emergenza climatica anche nel nostro Paese, seguendo così l’esempio di Regno Unito e Irlanda.