Dalla Francia a Larderello per capire la geotermia

Gli studenti della scuola di ingegneria di Rueil-Malmaison hanno approfondito direttamente in Toscana gli aspetti tecnici e di sostenibilità legati a questa fonte rinnovabile

[1 Luglio 2019]

Dopo le visite didattiche sulla geotermia condotte a Larderello neanche un mese fa dall’Università di Pisa, da quella dell’Illinois e dal Politecnico di Milano non si arresta il flusso di studenti in arrivo nella capitale mondiale della geotermia per capire come è possibile impiegare questa fonte rinnovabile per lo sviluppo sostenibile del territorio: un gruppo di studenti di IFP School – la qualificata scuola di ingegneria di Rueil-Malmaison in Francia – ha infatti visitato nei giorni scorsi gli impianti Enel green power di Larderello per approfondire il tema direttamente sul campo.

A Larderello e in Toscana vive infatti il più antico complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Gli oltre 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno energetico regionale, forniscono calore utile a riscaldare più di 10 mila utenti residenziali, circa 30 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare, floricola e della pelletteria.

Ad accogliere e a guidare gli ospiti lungo le vie della cosiddetta “area tradizionale della geotermia” sono stati Alessandro Lenzi, Massimo Luchini e Giorgio Simoni di Enel Green Power, che hanno condotto il gruppo al Museo alla scoperta della storia della geotermia – che ha nel francese Francois Jacques Larderel, poi Conte De Larderel, il fondatore dell’attività industriale geotermica di cui nel 2018 si sono celebrati i 200 anni – fino all’attualità di questa risorsa, che unisce eccellenza tecnologica e sostenibilità ambientale attraverso le tappe al pozzo dimostrativo e alla centrale Valle Secolo, che con i suoi 120 MW (due gruppi da 60 MW) di potenza installata costituisce uno degli impianti geotermici più grandi d’Europa.

La visita e il confronto su tutti i temi geotermici ha consentito agli studenti di soffermarsi su tutti gli aspetti tecnici e di sostenibilità legati alla produzione di energia elettrica grazie al vapore contenuto nel cuore della terra. Interessanti anche gli aspetti relativi ai cosiddetti usi plurimi, dall’indotto agricolo a quello culturale e turistico con benefici economici e ambientali per l’intero territorio in cui si trovano gli impianti di Enel green power.