Dalla geotermia toscana un simbolo di unità e speranza contro la pandemia

Starace: «La geotermia è nata a Larderello più di un secolo fa e Larderello è il polo produttivo geotermico più antico del mondo perché la nostra inventiva e la nostra capacità ne hanno preservato le caratteristiche geofisiche. Un esempio di sostenibilità nel tempo»

[10 Aprile 2020]

Da una settimana, ormai, nel buio della notte la geotermia in Toscana veste il tricolore per come segno di tenacia e di speranza di fronte alla pandemia da coronavirus Sars-Cov-2 che sta mettendo a dura prova tutto il mondo e il nostro Paese in particolare: ogni sera le torri di raffreddamento delle centrali geotermiche di Larderello e di Castelnuovo Val di Cecina si illuminano coi colori della bandiera italiana. Un rituale che si ripeterà ogni notte per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

«Come avvenuto per molti altri edifici nel mondo e sedi istituzionali italiane, anche il gruppo Enel illuminando con il tricolore impianti che producono un bene essenziale qual è l’energia elettrica – come spiega il gestore delle 34 centrali geotermoelettriche toscane – vuole rimarcare lo spirito di coesione con cui l’intera nazione sta lottando contro il coronavirus».

I refrigeranti delle centrali geotermiche, peraltro, già in passato sono stati protagonisti di “illuminazioni artistiche”: ultime in ordine di tempo nel 2017 le torri di Castelnuovo Val di Cecina in versione rosso fuoco, a simboleggiare il magma che nel “cuore caldo” della Toscana scalda il vapore, e nel 2018, in occasione dei 200 anni dell’avvio dell’industria geotermica che nel 1818 vide il suo inizio con l’attività per usi chimici, le torri di Larderello “impresse” con le costellazioni, a collegare idealmente nel segno dell’energia il cielo e le stelle con la superficie terrestre e con le profondità del sottosuolo.

«La geotermia è nata a Larderello più di un secolo fa e Larderello – sottolinea Francesco Starace, alla guida di Enel – è il polo produttivo geotermico più antico del mondo perché la nostra inventiva e la nostra capacità ne hanno preservato le caratteristiche geofisiche. Un esempio di sostenibilità nel tempo».

E proprio dalla geotermia, come dalle altre fonti rinnovabili, sarà necessario ripartire una volta superata l’emergenza sanitaria, in modo da impostare un modello di sviluppo che sia sostenibile: ovvero che, letteralmente, possa essere mantenuto nel tempo attraverso un rapporto meno conflittuale con la natura rispetto a quello che ci ha condotto (anche) alla pandemia da coronavirus in corso.