Mazzeo: «Riteniamo che rappresenti bene l’idea di futuro che vogliamo dare»

Dalla Sant’Anna di Pisa presto un bando per finanziare l’economia circolare sulla costa toscana

Rossi: «Vogliamo che la Toscana sia una regione avanzata nel quadro europeo, evitando di fare scelte che condizionano questa prospettiva in modo negativo. Sarà una scommessa che vinceremo»

[1 Giugno 2018]

Alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa è stato dato il compito di redigere un bando che finanzierà i migliori progetti innovativi in fatto di economia circolare, un tema sul quale Paolo Dario (direttore dell’Istituto di biorobotica della Scuola) e Paolo Carrozza (coordinatore del laboratorio Wiss – Welfare innovazione sviluppo servizi del Sant’Anna) si sono confrontati ieri in Consiglio regionale all’interno della Commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera, presieduta da Antonio Mazzeo (Pd).

«Abbiamo deciso di privilegiare il tema dell’economia circolare, da sperimentare sulla costa toscana – precisa proprio Mazzeo – perché riteniamo che rappresenti bene l’idea di futuro che vogliamo dare, che sia un settore che possa creare sviluppo, lavoro, turismo e rappresentare un tratto distintivo per la Toscana. Proprio nell’area della Toscana costiera, infatti, si concentrano molti impianti per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti sia urbani che speciali nonché una notevole quantità di criticità ambientali e di siti inquinati da lavorazioni industriali e agricole».

Come spiegano dal Consiglio regionale della Toscana, il bando prevede varie fasi: saranno selezionate le idee migliori per l’utilizzo dell’economia circolare, del riciclo e del riuso nei settori del marmo, metallurgico, cartario, conciario, della gestione dei rifiuti, e alla fine saranno finanziati alcuni progetti. La scelta, per evitare che le buone idee finiscano in quella che gli esperti chiamano “la valle della morte”  della mancanza di sviluppo, è quella di ricorrere a strumenti che permettano di accelerare il processo di crescita, passando direttamente dalla fase di ricerca e sviluppo a quella di mercato. Una formula efficace è quella del “Pre Commercial Procurement” (Pcp) (vale a dire appalti finalizzati alla conclusione di contratti di Ricerca & Sviluppo, che vengono attivati ancora prima della commercializzazione di un determinato prodotto e in cui viene prevista la condivisione di rischi e benefici tra il committente pubblico e le imprese, oltre al co-finanziamento da parte delle imprese partecipanti); un’alternativa è il partenariato per l’innovazione, un accordo strategico che, però – hanno sottolineato i docenti del Sant’Anna – non sempre riesce ad agire come moltiplicatore economico.

Per questo la Commissione ha espresso una serie di raccomandazioni alla volta della Giunta regionale: prima fra tutte, quella che il bando sia pubblicato entro il prossimo luglio. Si dovrà inoltre privilegiare la formula più coraggiosa del Pcp, scegliere un progetto per ognuno dei settori di applicazione indicati, privilegiando quelli per aree in crisi. La Commissione – si aggiunge – si impegnerà per far conoscere il bando nei vari territori.

«È un’iniziativa importante, che va nella direzione di un cambiamento profondo dell’economia e delle sue prospettive, mettendo fine a sprechi, disfunzioni e danni ambientali e scommettendo invece sull’innovazione e su nuove opportunità. In Toscana – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – faremo di tutto per andare in questa direzione, con uno sforzo collettivo. È il momento di una svolta ambientalista centrata sul riuso e sul riciclo – ha continuato Rossi – Questo è il futuro e l’Europa ci richiama a un impegno maggiore. Vogliamo che la Toscana sia una regione avanzata nel quadro europeo, evitando di fare scelte che condizionano questa prospettiva in modo negativo. Sarà una scommessa che vinceremo».