Definizione delle aree non idonee per la geotermia, a Firenze un incontro aperto a tutti

È fissato per lunedì 15 aprile il primo incontro del percorso partecipativo sulla modifica del Paer

[12 Aprile 2019]

Nell’ambito del percorso partecipativo sulla modifica del Piano ambientale ed energetico regionale (Paer) della Toscana, è stato organizzato il primo incontro pubblico per incentivare la partecipazione ai fini della definizione delle aree non idonee (Ani) per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica: a darne notizia è il Garante della informazione e della partecipazione per il governo del territorio della Regione Toscana – nella persona dell’avvocato Francesca De Santis – che ha organizzato il primo incontro aperto a tutti i cittadini e soggetti interessati.

L’appuntamento è fissato per martedì 15 aprile in via Cavour 4 a Firenze (ore 14.30), presso l’auditorium del Consiglio regionale della Toscana, e s’inserisce nel percorso di definizione delle Ani iniziato nel 2017 e rilanciato nelle settimane scorse dalla Regione.

«Il tema delle fonti rinnovabili – osserva De Santis – è oggetto da alcuni anni di rinnovato interesse e grande entusiasmo perché coniuga al meglio la tutela ambientale e lo sviluppo economico generando attività produttive. Interessi ambientali e interessi economici si muovono insieme nell’unica direzione dello sviluppo sostenibile. Occorre però individuare anche per gli impianti di geotermia, come per quelli eolici o per il fotovoltaico, siti adeguati sotto vari profili. L’incontro del 15 aprile apre il confronto quindi proprio su questo tema».

Per l’occasione si confronteranno con i cittadini l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni, la Garante per la partecipazione De Santis, la dirigente del settore Servizi pubblici locali, energia e inquinamenti Renata Laura Caselli e Simona Signorini per la posizione organizzativa Geotermia e titoli minerari.

In parallelo, prosegue la possibilità – fino al 10 maggio 2019 – per tutti gli interessati di inviare un contributo partecipativo per la modifica del Paer al Garante, attraverso un apposito form disponibile qui.