Economie resilienti e competitive, più sostegno Ue alle regioni in transizione industriale

Strategie di trasformazione economica per due Stati e dieci Regioni, per l’Italia c’è il Piemonte

[7 Marzo 2018]

Oggi la Commissione europea ha selezionato 2 Stati membri e 5 regioni dell’Ue cui fornire assistenza su misura nell’ambito dell’azione pilota della Commissione sulla transizione industriale:Lituania e Slovenia Cantabria (Spagna), Centro-Valle della Loira e Grand Est (Francia), Finlandia nord-orientale, Greater Manchester (Regno Unito), che si  vanno ad aggiungere alle 5 regioni già selezionate nel dicembre 2017: Piemonte (Italia), Alta Francia,  Norra Mellansverige (Svezia), Sassonia (Germania) e Vallonia (Belgio).

Dato il numero di candidati, la Commissione Ue ha rinnovato l’invito a manifestare interesse per consentire a un maggior numero di regioni di partecipare e spiega che «Le autorità selezionate potranno elaborare o rivedere le strategie di trasformazione economica regionale basandosi sulle loro priorità in materia di specializzazione intelligente, ossia sui loro settori di nicchia più competitivi. I servizi della Commissione, esperti esterni e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse) offriranno assistenza su misura per aiutare Stati e regioni a prepararsi per le professioni del futuro, ampliare l’innovazione, sostenere la transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio, incoraggiare l’imprenditorialità e promuovere la crescita inclusiva. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) mette a disposizione fino a 200.000 euro per regione a copertura delle spese di consulenza esterna potenzialmente necessarie per sostenere il lavoro delle regioni. Un altro contributo a titolo del Fesr, del valore massimo di 300.000 euro per regione, sosterrà la rapida attuazione delle strategie di trasformazione economica regionale, purché il loro sviluppo sia sufficientemente avanzato. Le strategie per la trasformazione regionale dovrebbero essere pronte entro la fine del 2018, in modo che le misure previste possano essere attuate a partire dal 2019.

La Commissaria Ue per la politica regionale, Corina Crețu, ha sottolineato che La transizione industriale è una sfida importante per la nostra economia e la nostra società. Dobbiamo trovare nuovi modi per garantire che tutti, ovunque si trovino, possano beneficiare delle opportunità offerte dall’innovazione e dai mutamenti tecnologici. Sono molto lieta della futura collaborazione con 10 regioni e due Stati membri, che ci permetterà di aiutarli a sfruttare al massimo i loro punti di forza e le loro potenzialità per abbracciare l’innovazione, la decarbonizzazione e la digitalizzazione e per sviluppare le competenze necessarie per il futuro»

La Commissione Ue ricorda che «L’azione pilota per le regioni in fase di transizione industriale rientra in una nuova serie di iniziative presentate dalla Commissione a luglio 2017 nella comunicazione “Rafforzare l’innovazione nelle regioni d’Europa” e destinate a rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro e a ridurre il divario in tema di innovazione.Queste azioni pilota per la specializzazione intelligente rappresentano per la Commissione un nuovo modo di lavorare in partenariato con le regioni e gli Stati membri e di fornire sostegno e consulenza nell’ambito di diversi programmi europei per la coesione, la ricerca e l’innovazione, l’istruzione e le competenze e la competitività industriale. Tale approccio è delineato anche in una serie di raccomandazioni e nel documento orientativo che le accompagna su ricerca e innovazione e sulla politica di coesione, pubblicati oggi dalla direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione».