Geotermia, la Cisl Toscana si schiera contro lo stop agli incentivi nel decreto governativo

Flaei-Cisl Toscana: «Si assisterebbe ad un inevitabile declino di un tessuto sociale già oggi in notevole difficoltà»

[12 Novembre 2018]

Lo schema definitivo del decreto per gli incentivi alle rinnovabili elettriche, inviato dal ministero dello Sviluppo economico a quello dell’Ambiente per il parere di concerto – per poi approdare in Conferenza Stato-Regioni – continua a suscitare profonde preoccupazioni negli unici territori italiani dove (da ormai un secolo) la geotermia viene utilmente impiegata per la produzione di energia elettrica: i territori geotermici toscani.

All’allarme già lanciato da sindaci, consiglieri regionali e Cgil si unisce anche quello della Cisl Toscana: «Nei giorni scorsi – dichiarano infatti dalla Flaei-Cisl Toscana – è uscito il decreto ministeriale “Fer1” che regolerà gli incentivi alle energie rinnovabili e nel documento, passato dal Mise al ministero dell’Ambiente, non vi è traccia degli incentivi riservati alla produzione geotermica, in quanto saranno trattati nel successivo decreto ministeriale “Fer 2”, ma già da quello che si evince, è chiaro che non saranno previsti incentivi per la geotermia convenzionale, quella geotermia che oggi in Toscana copre oltre il 30% del fabbisogno energetico (elettrico, ndr) della regione e che dà occupazione diretta e indotta a circa 1800 lavoratori».

Per la Federazione lavoratori aziende elettriche italiane, se confermata «questa sarà l’ennesima mazzata nei confronti di un’energia naturale, rinnovabile e forse fra le più monitorate dal punto di vista ambientale nel panorama delle Fer, che da oltre 100 anni permette la salvaguardia e lo sviluppo di un territorio che purtroppo non ha alternative economiche valide e che se dovesse vedere il disimpegno dei principali produttori che oggi investono in quest’area (oltre 300 mln €/anno), affidandosi al solo mantenimento dell’attuale situazione, si assisterebbe ad un inevitabile declino di un tessuto sociale già oggi in notevole difficoltà».

«Sono anni – conclude il sindacato – che la Flaei-Cisl cerca di sostenere, su qualsiasi tavolo, tutte le iniziative che possano portare, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini, sempre nuovi investimenti sui territori geotermici toscani perché senza investimenti certi e duraturi non potrà esserci occupazione stabile e la geotermia toscana potrebbe iniziare a breve un declino irreversibile, anche in vista del prossimo rinnovo delle concessioni che avverrà attraverso gara europea entro il 2024. Abbiamo sempre contestato questa impostazione che la legge n. 99 del 2009 ha imposto sulle concessioni geotermiche, che porterà inevitabilmente non più ad una coltivazione del bacino toscano, ma ad un suo vero e proprio sfruttamento, con conseguenze quantomeno drammatiche. Ci stiamo attivando a tutti i livelli di Federazione e Confederali, affinché possano essere apportate le necessarie modifiche al decreto ministeriale e possano essere ridate dignità e prospettive alla geotermia».