Brotini: «Più che legittimo discutere di come usare al meglio la geotermia, ma non è possibile metterla in dubbio come fonte rinnovabile»

Geotermia, risorsa rinnovabile e strategica: com’è andato il dibattito pubblico a Pomarance

De Petris: «È importante che il Governo apra un tavolo di confronto tecnico con i sindaci per calibrare al meglio gli incentivi»

[19 Marzo 2019]

Perché la geotermia possa essere strumento di sviluppo sostenibile e condiviso coi territori che da sempre custodiscono questa risorsa nel sottosuolo è necessario spostare il dibattito da un terreno di scontro ideologico a uno di confronto costruttivo: è in questo spirito che ieri al teatro de Larderel a Pomarance si è svolto – su iniziativa di Sinistra italiana – un dibattito pubblico che ha visto come relatori la capogruppo Leu in Senato Loredana De Petris, Maurizio Brotini della segreteria Cgil Toscana e il direttore del nostro quotidiano Luca Aterini, oltre la partecipazione tra gli altri del sindaco Loris Martignoni.

«Fare informazione sulla geotermia è fondamentale, si tratta di una risorsa poco conosciuta nel nostro Paese», conviene la senatrice De Petris, una sensazione corroborata dalle rilevazioni Eurobarometro condotte in materia. Riguardo in particolare alla fase di incertezza che il comparto e dunque i territorio geotermici toscani – praticamente in mobilitazione permanente da quattro mesi – a seguito della decisione del Governo di escludere gli incentivi a questa fonte rinnovabile nello schema di decreto Fer 1, la capogruppo Leu rileva come sia importante «spingere sull’innovazione per ridurre gli impatti legati alla geotermia», ma al contempo deleterio farne «una questione ideologica, sì o no alla geotermia. Per questo è importante che il Governo apra un tavolo di confronto tecnico con i sindaci per calibrare al meglio gli incentivi». Su questo fronte un timido segnale d’apertura è in agenda per il prossimo 27 marzo, quando una delegazione dei sindaci geotermici sarà ascoltata per la prima volta al ministero dello Sviluppo economico, dopo mesi di richieste in tal senso, e sarà determinante osservarne gli sviluppi.

«È più che legittimo discutere di come usare al meglio la geotermia ma non è possibile metterla in dubbio come fonte rinnovabile – aggiunge in proposito Brotini, rimarcando il sostegno della Cgil Toscana – La geotermia in quanto fonte energetica autoctona è non solo un fattore di sviluppo per aree interne come questa, ma anche un elemento di tutela per il nostro Paese dal punto di vista geopolitico. Va difesa non come fonte di un lavoro purché sia, ma agire affinché possa assicurare occupazione di qualità all’interno di un settore strategico».

Comunicare al meglio gli effettivi impatti ambientali – che sono attentamente monitorati e non destano al momento particolari allarmi ma sono comunque presenti, come del resto vale per ogni attività umana – e al contempo i benefici legati alla coltivazione geotermica è dunque essenziale, come al contempo incrementare le ricadute positive sul territorio: a tale proposito dal pubblico riunitosi ieri al teatro cittadino è stata sottolineata l’importanza degli usi termici della geotermia, capaci di offrire sia importanti occasioni di diversificazione economica (dall’agroalimentare all’industria) sia di abbattere l’importante quota di inquinamento atmosferico che in Italia è oggi legata alla climatizzazione degli edifici.

Per il video integrale del dibattito pubblico: https://www.facebook.com/SIprovinciapisa/videos/313103362671985/