L’appuntamento è per le 10 al cinema teatro “Florentia”

Il Consiglio regionale straordinario sulla geotermia sarà domani a Larderello

Per i cittadini si tratta di una «testimonianza preziosa della volontà dei nostri territori di preservare comunque la geotermia, loro principale risorsa economica, al di là dei problemi contingenti»

[31 Luglio 2019]

Il Consiglio regionale straordinario sulla geotermia si terrà domani a Larderello, dove tutto è iniziato oltre due secoli fa: la riunione – alla quale sono attesi anche il presidente Rossi e l’assessore Fratoni – inizierà alle 10 nel cinema teatro “Florentia”, in via Renato Fucini 19. Un incontro molto atteso sul territorio, tanto che oggi si è svolto a Pomarance un incontro preliminare tra sindaci, sindacati e imprese per prepararlo al meglio.

Un appuntamento che nasce da una richiesta esplicita avanzata dagli oltre 5mila cittadini aderenti al movimento GeotermiaSì, perorata dai consiglieri regionali del territorio e infine fatta propria dalla stessa presidenza del Consiglio regionale. «In un quadro non certo incoraggiante ma comunque migliore rispetto a quello in cui si è partiti lo scorso novembre, riteniamo comunque il Consiglio regionale di domani una occasione importante – commentano oggi da GeoteramiaSì – a testimonianza preziosa della volontà dei nostri territori e dei cittadini che li abitano di preservare comunque la geotermia, loro principale risorsa economica, al di là dei problemi contingenti».

L’attesa è quella di tornare al ministero dello Sviluppo economico (Mise) per proseguire il confronto in essere sugli incentivi alla geotermia nel decreto Fer 2 – dalla Giunta toscana anticipano che l’incontro è previsto per settembre – dopo il tavolo dello scorso 18 luglio che ha permesso l’apertura dei primi spiragli per il ritorno di incentivi all’attività geotermoelettrica tradizionale.

«Credo opportuno che l’aula consiliare, per affrontare il tema della geotermia, si svolga proprio nei luoghi dove 115 anni fa, il 4 luglio 1904, il marchese Piero Ginori Conti, con i soffioni e una rudimentale dinamo, accese le prime cinque lampadine elettriche – spiega il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani – La geotermia è fonte rinnovabile di assoluta importanza nel mondo e la Toscana ha il pregio, come prima regione, di aver potuto sfruttare e valorizzare».

Da qui la necessità «di continuare a essere Regione che guarda al futuro, favorendo l’innovazione, la modernizzazione e un sempre più razionale uso degli impianti». Per il presidente del Consiglio occorre dunque «un’occasione per una generale riflessione sullo sviluppo della geotermia, al di là del momento contingente che ha visto eliminare dal decreto Fer 1 i finanziamenti, pur oggi promessi nel Fer 2. Non deve più accadere che vi siano esitazioni sulla valenza strategica della geotermia per la produzione di energia elettrica che riduce sempre più la dipendenza dal petrolio».

Anche perché, ricordiamo, la geotermia, oltre a rappresentare una fonte rinnovabile indigena e peculiare della Toscana, ha il grande pregio di poter fornire direttamente calore oltre a essere impiegabile per la produzione di energia elettrica, senza subire oscillazioni legate alle condizioni meteorologiche cui altre fonti come quella fotovoltaica, eolica o idroelettrica si trovano soggiogate. Una combinazione unica di caratteristiche che rende la geotermia importante leva per lo sviluppo e la diversificazione economica del territorio, legandosi già oggi ad attività che spaziano dalla produzione di birra a quella di spirulina, dall’offerta museale a quella turistica.

«Alla Regione e al presidente Giani che hanno accettato l’invito rivolto dai cittadini di GeotermiaSì va il nostro plauso, dimostrano attenzione alla comunità locale – ha commentato nei giorni scorsi Emiliano Bravi, presidente del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche – Spero vivamente che tutti abbiano capito che la geotermia è una risorsa per i territori locali, per la Toscana e l’Italia intera. L’importante è che si tratti di un Consiglio aperto al confronto e che ognuno metta da parte eventuali stilismi politici, da una parte e dall’altra: lottiamo tutti per lo stesso obiettivo, ovvero lo sviluppo di queste zone».