In Islanda le acque di scarto geotermiche alimentano l’industria cosmetica

Siglato un contratto tra la compagnia elettrica nazionale Landsvirkjun e l’azienda MýSilica: dalla silice si otterranno prodotti naturali per la cura della pelle

[22 Maggio 2020]

Oltre ai centri termali, in Islanda la geotermia si appresta ad alimentare anche la produzione di cosmetici grazie ad un accordo firmato nei giorni scorsi dalla compagnia elettrica nazionale – Landsvirkjun – con l’azienda MýSilica.

Landsvirkjun e MýSilica hanno infatti siglato un contratto per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di cosmetici e prodotti per la pelle ricchi di silice proveniente dall’acqua geotermica in uscita dalle centrali geotermiche gestite da Landsvirkjun nel nord dell’Islanda.

Già oggi l’impiego delle acque di scarto delle centrali geotermoelettriche alimenta una florida industria turistica sull’isola, con l’esempio universalmente noto della Blue lagoon: una delle attrazioni turistiche più visitate dell’Islanda altro non è che un’area geotermale con una piscina artificiale alimentata dalla produzione di acqua del vicino impianto geotermico di Svartsengi; le acque calde sono ricche di minerali come il silicio e lo zolfo, per cui il bagno nella Laguna Blu è considerato utile per la cura di malattie della pelle. Un settore che il nuovo accordo punta adesso ad espandere.

«MýSilica – spiega Hörður Arnarson, ceo di Landsvirkjun – potrebbe diventare una parte importante del ciclo economico, supportando la crescita dello sviluppo sostenibile e l’utilizzo efficiente delle risorse».

Il progetto esplorerà infatti la possibilità di estrarre materie prime ricche di minerali – e in particolare di silice – dai fluidi geotermici in uscita dalle centrali dopo la produzione di energia. Materiali che verranno successivamente utilizzati per realizzare prodotti naturali per la cura della pelle.

«Il contratto – spiegano dalla compagnia elettrica islandese – fa parte dell’impegno di Landsvirkjun per creare più valore dai molteplici flussi di energia e materia legati alla produzione geotermica. Questo progetto migliorerà l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali, creando per le comunità locali l’opportunità di sviluppare progetti innovativi e nuove fonti di entrate economiche».