La rivoluzione energetica italiana raccontata dal Bilancio energetico nazionale

Il calo dei consumi, il grande balzo delle Fonti energetiche rinnovabili e la situazione delle fossili

[4 Febbraio 2015]

Il BEN (Bilancio Energetico Nazionale) è la pubblicazione, a cura del dipartimento per l’Energia del ministero per lo Sviluppo economico, che annualmente traccia il quadro del settore energetico italiano. Recentemente, sul sito del Ministero, è stata pubblicata la versione definitiva del Bilancio energetico nazionale 2013, che raccoglie molti dati interessanti che testimoniano la rivoluzione energetica che sta ancora attraversando il nostro Paese.

Il calo dei consumi

La tabella di sintesi del bilancio energetico nazionale mette in luce l’ennesimo calo dei consumi di energia primaria. Infatti, rispetto al 2012, il consumo interno lordo si attesta a quasi 173 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, scendendo dell’1,9%. Il totale degli impieghi finali di energia (industria, trasporti, civile, agricoltura, usi non energetici e bunkeraggi) si ferma a 126,5 milioni di TEP, con una riduzione dell’1,0%. E’ il terzo bilancio energetico consecutivo in calo, dopo quello del 2011 e quello del 2012.

Il calo non riguarda però tutti i settori: da un lato l’industria scende da 30,2 a 28,2 milioni di TEP (-6,7%), i trasporti da 38,6 a 37,8 (-1,9%), l’agricoltura da 2,8 a 2,7 (-1,4%), gli usi non energetici (vale a dire l’uso di petrolio e gas per la produzione di materie plastiche, concimi e fibre sintetiche) da 6,5 a 5,9 milioni di TEP (-8,8%). In controtendenza il settore civile, che cresce del 5%, passando da 46,9 a 49,5 milioni di TEP. 

Il grande balzo delle Fonti energetiche rinnovabili

L’apporto delle fonti energetiche rinnovabili al bilancio energetico italiano continua a crescere in maniera notevole. Nel 2011 erano 24,6 i milioni di tep provenienti da fonti rinnovabili (di cui 22,6 prodotti in Italia e il resto importati), mentre nel 2012 il valore era salito a 26,6 (di cui 24,4 prodotti in Italia). Nel 2013 i TEP complessivi sono saliti a 33,8 (di cui 31,6 prodotti in Italia), con una crescita, rispetto all’anno precedente, del 16,7%. Questo significa che ormai il 19,6% dell’energia primaria consumata in Italia proviene dalle fonti energetiche rinnovabili.

Le fonti rinnovabili rappresentano inoltre la principale risorsa energetica interna, in quanto generano da sole il 72,2% (31,6 milioni di tep su 43,8) dell’energia prodotta in Italia (nel 2012 la percentuale era del 65,5%). 

Le fonti fossili

Continua il calo degli idrocarburi. La principale fonte energetica in Italia il petrolio, che con 58,3 milioni di TEP (-3,9 rispetto al 2012) riesce a non farsi superare dal gas naturale, che raggiunge 57,4 milioni di TEP (anche in questo caso -3,9 rispetto al 2012). Cala anche il carbone, che passa da 16,6 milioni di TEP a 14,2. 

Produzione nazionale e saldo estero

Il saldo con l’estero italiano è ovviamente in passivo, ma il saldo negativo del 2013 è inferiore a quello del 2012 e il trend è verso un costante miglioramento, grazie al continuo apporto delle fonti energetiche rinnovabili. Infatti, a fronte di 154,1 milioni di TEP importati, ne sono stati esportati 25,0; il saldo complessivo ammonta perciò a -129,1 milioni di TEP. Nel 2012 il saldo era -138,1. Nel 2011 era addirittura pari a -148,1.