Riceviamo e pubblichiamo

La società benefit come nuova frontiera del business sostenibile

Caratterizzate dal duplice scopo di lucro e di beneficio comune, queste imprese integrano l’impatto sociale e ambientale come parte della strategia per creare valore

[28 Ottobre 2019]

La società benefit, o benefit corporation, rappresenta la nuova frontiera e un nuovo paradigma nell’economia sostenibile. Peculiarità di questo nuovo modo di fare impresa è quella di integrare, nel core business dell’impresa, l’impatto sociale e ambientale come parte della strategia per creare valore. La società benefit adotta un particolare approccio al business, impegnandosi volontariamente a rispettare i più alti standard di responsabilità sociale e ambientale, facendo delle persone, e della loro unicità, il proprio asset vincente.

L’Italia è stato il primo Stato europeo a dotarsi di questa nuova qualifica giuridica, introdotta con la legge di Bilancio 2016 grazie ad un emendamento presentato dall’allora senatore Mauro Del Barba (Pd), ora presidente di Assobenefit, l’associazione di categoria delle società benefit.

Negli ultimi anni è di particolare interesse l’orientamento dell’economia verso la responsabilità sociale d’impresa, intesa come comportamento responsabile dell’azienda verso il territorio in cui opera. Si parla, dunque, di economia sostenibile in cui l’impresa non si focalizza solo sul proprio profitto ma orienta la propria attività verso valori etici, di tutela sociale e ambientale.

Si parla, recentemente, anche di impact investing; infatti il settore della finanza sembra interessarsi alle imprese ad elevato impatto sociale, misurabile e compatibile con un rendimento economico, il cui obiettivo è quello di creare strumenti e prodotti per reperire fondi, ma anche di qualificare e remunerare le imprese più meritevoli con l’obiettivo di avvicinare l’economia reale alla finanza.

Le organizzazioni che possono misurare l’impatto sociale creato sul territorio in cui operano possono essere non solo le organizzazioni non profit e sociali ma anche gli enti orientati al profitto, come appunto le Società benefit (Sb), un nuovo status di enti for profit.

La società benefit è dunque uno strumento previsto dall’ordinamento giuridico italiano che consente all’impresa, oltre a massimizzare il profitto, a raggiungere anche uno scopo di beneficio comune così come fissato nel proprio statuto. Si tratta di un modello innovativo di fare impresa, che va ad integrare con la strategia di business la sostenibilità sociale e ambientale ma anche economica da perseguire nel lungo termine. Con questo strumento, il management orientato alla sostenibilità ha la garanzia di poter bilanciare l’interesse dei soci a massimizzare il profitto con quello degli altri portatori di interessi, quali dipendenti, fornitori, clienti, Pubblica amministrazione, comunità locale in cui si opera, di tutte le categorie che possano essere impattate dall’attività aziendale.

La mission delle società benefit è quella di contribuire allo sviluppo e al benessere collettivo creando impatti positivi per la collettività e per l’ambiente. Certamente questo è un percorso che richiede un cambiamento culturale interno all’azienda dove le singole persone giocano un ruolo essenziale al raggiungimento di un bene comune.

L’orientamento futuro è quello di porre le esigenze dell’uomo, e non dell’economia, al centro del mercato. Come affermava un giurista americano, E.M. Dodd, “le attività di impresa sono permesse e incoraggiate dalla legge perché sono un servizio alla società piuttosto che fonte di profitto per i suoi proprietari”.

Ciò ben si sposa con l’intenzione voluta dal legislatore italiano con l’introduzione delle società benefit nel nostro ordinamento, appunto perché le imprese che assumo la qualifica giuridica di società benefit sono caratterizzate dal duplice scopo di lucro e di beneficio comune.

Ci si auspica che nel prossimo futuro gli imprenditori cambino il loro modo di percepire il mercato venendo incontro anche alle nuove esigenze emergenti sia nel sociale sia nell’ambiente che li circonda; per ora, solo chi anticipa questa nuova visione imprenditoriale può avvantaggiarsi ottenendo un vantaggio competitivo e reputazionale come pionieri di questo nuovo paradigma imprenditoriale.

Perché un riposizionamento strategico dell’impresa verso la sostenibilità contribuisce alla notorietà, al miglioramento dell’immagine all’incremento del valore del brand. Basti pensare che ciò è rafforzato dal fatto che oggi i consumatori, e soprattutto i millenials, sono sempre più attenti alle imprese orientate alla sustainability disclosure, che realizzano buone pratiche in materia di sostenibilità, e sono sempre più disposti a pagare anche un prezzo più alto riconoscendo un maggior valore al prodotto o servizio offerto da queste imprese. Ultima, ma non meno importante, la possibilità di essere più appetibili per il mondo della finanza, ormai sempre più orientato a investire in progetti sostenibili non solo economicamente ma anche per la società e per l’ambiente.

di Maria Concetta Rizzo, dottore commercialista e revisore legale