L’intelligenza artificiale per affrontare la crisi climatica, la fame e la transizione verso città smart e sostenibili

A Ginevra è iniziato il terzo AI for Good Global Summit

[29 Maggio 2019]

Aprendo il terzo AI for Good Global Summit in corso a Ginevra, il segretario generale dell’International telecommunication union (Itu). Ha detto che «Mitigando la crisi climatica e facilitando la transizione verso città smart e sostenibili, l’intelligenza artificiale, o AI, è in prima linea nella lotta alla fame. Questo vertice è la principale piattaforma delle Nazioni Unite per il dialogo sull’intelligenza artificiale e solleva anche complesse questioni sulla privacy e sulla fiducia e pone altre sfide, dallo spostamento del lavoro ai potenziali pregiudizi provenienti dagli algoritmi, alle armi autonome e alla manipolazione sociale. Quel che è chiaro è che nessuna nazione, nessuna organizzazione, nessuna società e nessuna comunità può affrontare da sola queste sfide. Il percorso verso un’Ai trasformativa ma anche sicura, affidabile e inclusiva richiederà una collaborazione senza precedenti tra governi, industria, mondo accademico e società civile». .

All’AI for Good Global Summit partecipano più di 2.000 delegati e rappresentanti di ONG e istituzioni umanitarie provenienti da oltre 120 Paesi che discutono del potenziale dell’AI per promuovere l’istruzione, la sanità e il benessere, l’uguaglianza sociale ed economica e la ricerca spaziale. Nel suo messaggio, il  segretario generale dell’Onu, António Guterres ha evidenziato «Le promesse dell’Ai», ma ha anche messo in guardia sui suoi potenziali pericoli: «Se vogliamo sfruttare i vantaggi dell’intelligenza artificiale e affrontare i rischi, dobbiamo lavorare tutti insieme – governi, industria, mondo accademico e società civile – per sviluppare quadri e sistemi che consentano l’innovazione responsabile. Questi sistemi devono essere agili e adattabili, in grado di sviluppare norme e standard di autoregolamentazione insieme, quando necessario, a leggi e strumenti legalmente vincolanti, come nel caso delle armi autonome letali. L’Onu è ben posizionata come forum su come indirizzare meglio il progresso per servire meglio l’umanità, collaborando, dobbiamo cogliere l’occasione per mantenere la promessa di progressi tecnologici e utilizzarli per il bene comune».

Il segretario generale della World meteorological organization (Wmo), Petteri Taalas, ha ricordato che «Il cambiamento climatico sta accentuando la necessità di informazioni su misura per migliorare la resilienza agli eventi meteorologici estremi come i recenti cicloni tropicali che hanno colpito il Mozambico. L’intelligenza artificiale è uno strumento potenzialmente prezioso per aiutare a rispondere a questa sfida. La Wmo si occupa ogni giorno di big data, gestendo un sistema di previsione operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7, basato su un’enorme quantità di dati raccolti in tutto il mondo, l’intelligenza artificiale è uno strumento potenzialmente prezioso per aiutare a rispondere a questa sfida. L’intelligenza artificiale sta creando opportunità per contribuire ai progressi nell’efficienza tanto necessari nella gestione dei dati che sono alla base della scienza del sistema terrestre e delle previsioni meteorologiche e climatiche. I progressi nel monitoraggio ambientale e nella previsione digitale del clima sono stati profondamente connessi con i progressi nel supercalcolo. Modelli migliori e migliori tecniche di assimilazione dei dati ci hanno permesso di sfruttare le informazioni sul sistema Terra. In circa 10 anni, i carichi di lavoro tipici della previsione meteorologica e della proiezione climatica, insieme ai modelli dei sistemi terrestri ad alta risoluzione porteranno ad almeno a far crescere le esigenze di elaborazione dati  di un fattore 1.000 maggiore rispetto ad oggi. In passato, questa crescita dei costi era in gran parte compensata da una crescita comparabile nelle capacità di elaborazione dati e di elaborazione. Non è più così. Quindi, l’Ai offre una potenziale soluzione per le sfide di elaborazione e gestione dei dati e del drastico aumento della richiesta di dati utilizzabili e un accesso rapido da parte degli utenti».

Il vertice di Ginevra punta ad avviare progetti “‘AI for Good” e garantire che le tecnologie necessarie siano sviluppate in modo sicuro, consentendo un accesso equo a tutti. Francis Gurry, direttore generale della World intellectual property organization (Wipo) ha evidenziato che dagli anni ’50 ad oggi sono state presentate 340.000 domande di brevetti AI: «L’intelligenza artificiale è una delle più importanti tecnologie che stanno attualmente trasformando la nostra economia e la società. Intorno all’intelligenza artificiale ci sono domande economiche, sociali ed etiche, siamo ad uno stadio estremamente precoce, ma la caratteristica comune è che l’attività tecnologica sottostante … sta avvenendo a una velocità molto più rapida della nostra capacità di poterla formulare».

Organizzato dall’Itu  in collaborazione con la XPRIZE Foundation, l’Association for Computing Machinery (ACM) e 37 organizzazioni Onu, il summit Ai, che termina il 31 maggio, mira a identificare le applicazioni pratiche dell’Ai per accelerare l’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e l’amministratore delegato di XPRIZE, Anousheh Ansari, ha sottolineato: «Abbiamo bisogno di dare il via a una discussione più ampia su come utilizzare l’intelligenza artificiale e i dati per aiutare a trovare soluzioni scalabili alle più grandi sfide che l’umanità deve affrontare».

Al terzo AI for Good Global Summit si discute anche delle conseguenze non intenzionali della rivoluzione dell’Ai, proponendo soluzioni di alto livello e Vicki L. Hanson, CEO di ACM, conclude: «Mettendo insieme i tecnologi Ai e i leader delle iniziative governative, industriali e umanitarie, vengono immaginati e realizzati nuovi modi per applicare l’intelligenza artificiale alle pressanti sfide del mondo».