L’Italia al lavoro sulle linee d’azione dell’Agenzia europea per l’ambiente

Il direttore generale dell’Ispra è stato nominato membro del Comitato ristretto che definirà il prossimo piano decennale della Eea

[23 Agosto 2019]

I tempi regolamentari per indicare un commissario italiano di peso da (provare a) portare a Bruxelles sono agli sgoccioli, con il Consiglio Ue che ha da tempo chiesto ai governi nazionali di presentare i candidati per la Commissione entro il 26 agosto, ovvero lunedì: vista la delicata situazione politica interna l’Italia potrà forse strappare una dilazione dei termini, ma la partita per tornare a contare nella nuova legislatura europea parte in salita. Una parziale consolazione arriva però sul fronte ambientale, dove il nostro Paese è attivissimo nella programmazione del nuovo corso all’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), grazie al ruolo esercitato dall’Ispra.

Alessandro Bratti, direttore generale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, è stato infatti membro del Comitato ristretto che definirà il prossimo piano decennale europeo dell’Agenzia: «In qualità di vicedirettore della Eea, Bratti – aggiungono dall’Ispra – avrà ora anche il compito di definire il prossimo piano decennale dell’Agenzia e delle istituzioni europee all’interno del nuovo Comitato strategico appena istituito. Lo farà insieme alla presidente irlandese del management board dell’Agenzia, Laura Burke, e ai rappresentanti europei delle Agenzie ambientali di Francia, Germania, Austria, Svezia, Estonia, Finlandia, Svizzera, insieme ai vertici delle direzioni Ambiente e Clima della Commissione europea».

Come ricordano dall’Ispra, la decisione di creare un organo apposito per definire la strategia ambientale europea del prossimo decennio, in sinergia con Bruxelles, era stata presa in occasione dei 25 anni dalla fondazione della Eea, celebrati a Copenhagen lo scorso mese di giugno. In questo percorso di definizione delle linee operative, l’Agenzia sarà in Italia nel febbraio 2020 per presentare, insieme all’Ispra, l’Annuario dei dati ambientali europeo e quello italiano: «Un doppio appuntamento che metterà Roma al centro delle politiche ambientali comunitarie».