L’Italia e il Goal 1: porre fine alla povertà (VIDEO)

ASviS: la situazione peggiora. Servono politiche per tutte le dimensioni della povertà

[9 Ottobre 2018]

Inizia oggi la campagna ASviS “Un Goal al giorno”, che fornisce un’analisi tematica tratta dal Rapporto ASviS 2018 sulla posizione italiana e regionale rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.  
La campagna durerà 17 giorni, uno per ogni SDG. Puoi seguirla anche su Facebook e Twitter usando gli hashtag 
#RapportoASviS e #1Goalxgiorno.

Oggi parliamo del Goal 1: “Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo”.

 

Il Rapporto ASviS 2018 evidenzia una situazione in peggioramento per quanto riguarda il Goal 1 in Italia. A livello regionale, la situazione è particolarmente negativa per Sicilia e Campania, mentre si riscontra un miglioramento in Basilicata e in Veneto grazie alla diminuzione dell’indice di difficoltà economica delle famiglie.

L’attività legislativa italiana dell’ultimo anno è stata caratterizzata da alcuni passi avanti costituiti dall’introduzione del Reddito di inclusione (ReI), ma i provvedimenti adottati sono ancora insufficienti per rispondere alle diverse esigenze di un fenomeno multidimensionale come quello della povertà. L’ASviS propone di proseguire sulla strada intrapresa con il ReI, rendendo il futuro “reddito di cittadinanza” una misura effettivamente universale e adeguata, e di inserire nella Legge di Bilancio impegni precisi che garantiscano nel medio e lungo termine un’efficace lotta contro la povertà, soprattutto a favore delle famiglie giovani e numerose.

L’indicatore composito elaborato dall’ASviS segnala che, dopo il forte peggioramento degli anni 2010-2014, la situazione rimane su livelli molto bassi. È peggiorata la povertà assoluta e relativa, nonché il numero di individui in famiglie a bassa intensità lavorativa. Tuttavia, nell’ultimo biennio, si riduce la percentuale di persone che vivono in abitazioni che presentano problemi e delle famiglie che non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa. Inoltre, i nuovi dati dell’Istat mostrano che tra il 2015 e il 2016 è diminuita la proporzione di popolazione di 16 anni e più che non ha effettuato cure mediche di cui aveva bisogno perché troppo costose. Questo fenomeno genera una lieve tendenza al miglioramento nell’indicatore.

A livello territoriale la situazione peggiora nella maggioranza delle regioni italiane. Ciò è dovuto al deteriorarsi della maggior parte degli indicatori elementari, nello specifico l’indice di grave deprivazione materiale passa dal 7,4% nel 2010 al 12% nel 2016. Le regioni che registrano il livello più basso rispetto alla media italiana sono la Campania e la Sicilia a causa dell’indice di grave deprivazione materiale che nel 2016 si attestava al 26% per tutte e due le regioni contro una media nazionale del 12%. Al contrario la Basilicata e il Veneto migliorano la propria situazione grazie alla diminuzione dell’indice di difficoltà economica delle famiglie.

di ASviS

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