Nasce a Firenze il nuovo Istituto di bioeconomia del Cnr

Si rafforza la ricerca italiana in un ambito che incrocia gli sviluppi della biotecnologia in settori chiave quali l'agricoltura, la salute e l'industria, e in Europa vale già 2.300 miliardi di euro annui

[17 Maggio 2019]

La bioeconomia, intesa come quell’insieme di attività che utilizzano risorse rinnovabili del suolo e del mare e dai rifiuti (biomasse, in tutti i casi) per produrre cibo, materiali ed energia, incrocia gli sviluppi della biotecnologia in settori chiave quali l’agricoltura, la salute e l’industria: un comparto che in Europa vale circa 2.300 miliardi di euro annui e più di 18 milioni di posti di lavoro (circa il 10% dell’occupazione e del fatturato), con l’Italia al terzo posto nel settore dopo Germania e Francia.

Nel nostro Paese infatti vale circa 330 miliardi di fatturato annuo, all’interno dei quali 52 sono relativi alla produzione agricola (con 800 mila occupati) e 140 alla produzione industriale alimentare, con quasi 400 mila occupati. Per crescere ancora e farlo in modo sostenibili è necessario spingere sull’innovazione, ed è in questo contesto che il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha deliberato la nascita dell’Istituto di bioeconomia (Cnr-Ibe), dalla fusione dell’Istituto di biometeorologia (Cnr-Ibimet) e dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Cnr-Ivalsa): entrambi gli istituti hanno oggi una sede nell’area fiorentina, e anche il Cnr-Ibe vedrà la sua sede principale a Firenze. Non a caso ieri Regione Toscana e Cnr hanno firmato un protocollo d’intesa, che rafforza le sinergie tra le due istituzioni, non solo nell’ambito della bioeconomia ma anche in quello dei beni culturali.

«La Bioeconomy Strategy della Commissione Europea è alla base del prossimo Programma Quadro 2021-2027 (Horizon Europe-FP9), con investimenti per 10 miliardi di euro, rispetto ai 3,85 miliardi del 2014-202 – ricorda il presidente del Cnr Massimo Inguscio – Il prossimo Programma nazionale della ricerca 2020-2025 prevede un’area strategica Bioeconomy, food and blue growth. L’Istituto di bioeconomia del Cnr riveste un ruolo strategico, creando sinergie scientifiche e gestionali grazie a una massa critica di 195 persone con eccellenti competenze multidisciplinari all’avanguardia su: produttività degli agro-ecosistemi, salvaguardia della biodiversità vegetale, utilizzo sostenibile del legno, gestione e raccolta delle biomasse, agricoltura di precisione, modellistica meteorologica e climatologica, servizi climatici, analisi della sostenibilità ambientale e dei processi produttivi, valorizzazione dei servizi ecosistemici. Il Cnr-Ibe sarà anche impegnato nelle attività di formazione, comunicazione, divulgazione, engagement, didattica e sensibilizzazione sociale e nelle scuole sulle relazioni fondamentali tra ambiente, tecnologie, sicurezza alimentare, rischi e società in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e impegni presi da 200 nazioni negli storici Accordi di Parigi nel 2015».