Natura e cultura s’incontrano, concluso il corso di formazione in Maremma

Formare volontari ed educatori ambientali per promuovere il territorio, compresa la visione ambientale e culturale

[10 Luglio 2017]

Il corso di formazione gratuito “Natura e cultura s’incontrano – per un’integrazione tra culture ambientaliste e ambienti culturali”, organizzato da Legambiente Toscana volontariato, in collaborazione con Cesvot, Federazione Toscana Beni Culturali, in partenariato con Legambiente Circolo EtaBeta di Arezzo, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, ha coinvolto 20 volontari in 2 giorni con l’obiettivo di «formare volontari ed educatori ambientali in grado di attivarsi nella promozione del territorio facendo propria una visione di paesaggio che ne contempli una dimensione complessa, inclusiva delle dinamiche ambientali e culturali».

Il doppio incontro si è svolto l’8 e il 9 di luglio, nel Centro per lo sviluppo sostenibile Il Girasole di Rispescia. I volontari del Circolo Festambiente di Legambiente, in collaborazione con il Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud,  hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta del Ponte Tura: un esempio di archeologia industriale della bonifica grossetana; un luogo semi abbandonato, ma in grado di suscitare forti emozioni.

Il corso si è sviluppato in 6 incontri totali in tutta la Toscana, dal 29 aprile al 9 luglio 2017, organizzati tra Firenze, Pisa, Arezzo, Prato e Grosseto, tutti realizzati (tranne quello di Firenze) con visite guidate e attività di gruppo. Ogni incontro è stato caratterizzato da momenti informativi ed esplorativi, oltre che da laboratori su l’utilizzo delle tecniche di cooperative learning e mutuate dall’ambito della progettazione partecipata.

Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, sottolinea che si tratta di «Un progetto importante soprattutto per far conoscere un territorio meraviglioso che ha alle spalle una grande storia di bonifica. Una storia che non vogliamo perdere. Per questo ci mettiamo a disposizione degli enti per collaborare e trovare insieme le modalità per valorizzare il Ponte Tura e farlo conoscere agli studenti e ai turisti, oltre che per riportare i cittadini nel luogo dove è nata la Maremma».