«Nel 2018 un quarto dell’elettricità mondiale sarà green». Il dossier Hera sulle rinnovabili

Boom nei Paesi emergenti. L’Italia è terza nell’Ue per produzione, grazie agli incentivi

[1 Aprile 2014]

Hera dedica il suo primo dossier di approfondimento del  2014 – “Energie rinnovabili il futuro è già qui” – a quello che considera «il tema chiave per lo sviluppo futuro e sostenibile dell’intero pianeta».

La multiutility italiana ricorda nel suo dossier online , on line con video interviste, articoli, infografiche e fotogallery,  quale è lo scenario internazionale e italiano e che «secondo le ultime stime della Iea, l’Agenzia internazionale per l’energia, nel 2018 il 25% della produzione mondiale di elettricità arriverà da fonti “green”: idroelettrico, solare, eolico e biomasse. Sono numeri importanti, a cui si arriverà soprattutto grazie al contributo dei paesi emergenti (Cina su tutti).

Il Dossier spiega soprattutto come si stanno comportando sulle rinnovabili l’Italia e l’Emilia-Romagna: «Il Paese è al terzo posto per produzione da fonti rinnovabili, anche grazie al sistema di incentivi, che ha però determinato forti squilibri e necessita di una riorganizzazione. Inoltre, l’80% del fabbisogno nazionale è coperto ancora da energia importate. La Strategia Energetica Nazionale punta ora a diminuire questa dipendenza dall’estero al 67% entro il 2020 e molto dipenderà anche dalle politiche a supporto dello sviluppo di nuove tecnologie pulite nel lungo periodo».

Il dossier fa anche il punto sulla ricerca in Italia e nel mondo, concentrandosi soprattutto su idrogeno e fotovoltaico,  e sottolinea che «Oltre al fotovoltaico, che è le prime fonti più sviluppate in Italia, altro vettore su cui sta puntando è l’idrogeno: a queste due fonti, e in parte anche all’eolico, è dedicato HEnergia, il centro di ricerca applicata sulle rinnovabili aperto da qualche mese a Forlì. Un investimento che punta al sostegno della ricerca in questo settore chiave per la sfida energetica degli anni a venire».

Per quanto riguarda  le reti e le tecnologie intelligenti, nel  2013 nel mondo in questo settore sono stati investiti 14,9 miliardi di dollari in tecnologie intelligenti e, visto che le fonti green richiedono più flessibilità per la distribuzione, per Hera «Le smart grid sono il futuro della sostenibilità».  Ma per lo sviluppo delle energie rinnovabili e green sono indispensabili anche gli interventi di efficienza energetica ed Hera assicura di essere già in campo su entrambi i fronti: «Impegnandosi nell’istallazione di contatori intelligenti e nello sviluppo di progetti lungimiranti sull’efficienza, dalla cogenerazione e il teleriscaldamento fino all’illuminazione pubblica. Solo nel 2013, circa il 70% della produzione totale di Hera (elettrica 1 TWh, termica 505 GWh) è arrivata da fonti rinnovabili o assimilate. E gli obiettivi al 2016 parlano di ulteriori incrementi. Grazie agli investimenti fatti nel tempo, gli impianti del Gruppo sono sempre più in grado di generare energia pulita, a cominciare dai biodigestori anaerobici per i rifiuti organici, fino ai termovalorizzatori, ai depuratori e al biogas da discarica».

Per leggere l’intero dossier: http://www.gruppohera.it/dossier