A che punto è ViviMed, progetto transfrontaliero per il turismo sostenibile

Finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, trova in Toscana tre territori pilota: Amiata, Garfagnana e Lunigiana

[10 Aprile 2018]

Il progetto ViviMed, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del programma Interreg Marittimo, punta allo sviluppo di un modello inclusivo di governance transfrontaliero a supporto del turismo sostenibile nei territori dell’entroterra mediterraneo. I territori pilota (Barbagia, Montiferru, Ogliastra per la Sardegna – Regione capofila; Amiata, Garfagnana e Lunigiana per la Toscana; l’area del Beigua per la Liguria; Balagne e Corsica Meridionale per la Corsica e l’Alto Var-Verdone) sono stati selezionati per alcune importanti similitudini quali  l’essere aree interne di grande valore naturalistico, con la presenza di siti rurali e borghi dal grande pregio storico e architettonico, con tradizioni culturali, artigianali ed enogastronomiche significative; ciononostante si tratta di aree non ancora sufficientemente valorizzate turisticamente nonostante la presenza di esperienze e di servizi, che potrebbero divenire poli attrattivi importanti.

Per fare il punto della situazione (ViviMed è iniziato nel 2017 e terminerà nel 2019) si terrà un workshop internazionale domani 11 aprile a Villecroze, nell’Alto Var – Verdon (Provenza- Alpi- Cost’Azzurra). Per la Toscana sarà presente l’organismo di ricerca Lucense, partner impegnato sul fronte della riqualificazione del “sistema accoglienza”, mentre Legambiente seguirà il progetto in Liguria dove nei prossimi mesi verrà coinvolto il territorio del Beigua.

«Il progetto ViviMed – afferma Giovanni Gambini, presidente di Lucense – rappresenta un modo concreto e intelligente per mettere in relazione territori geograficamente distanti, condividere le esperienze già sviluppate nelle aree dell’entroterra e, per noi di Lucense, di promuovere e applicare anche ai progetti turistici i principi e le buone pratiche della piattaforma Abitare Mediterraneo. Condividiamo con ViviMed, infatti, lo sviluppo di un turismo sostenibile, attraverso la creazione di modelli ricettivi ecologici e attenti all’ambiente, grazie alla formula dell’albergo diffuso e alla riqualificazione dei borghi storici in un’ottica di efficienza energetica, bioedilizia e comfort abitativo. Argomenti, quest’ultimi, che Lucense, proprio con la piattaforma Abitare Mediterraneo, da anni promuove sul territorio, con il centro documentazione ed espositivo, con i laboratori del costruire sostenibile e gli incontri con professionisti, gli studenti e le aziende».

In Toscana il progetto è coordinato dalla Regione Toscana, in collaborazione con Lucense e l’Università di Firenze (Dipartimento di Ingegneria e Architettura),  e  sono già stati avviati incontri di co-progettazione turistica a Castelnuovo Garfagnana e ad Arcidosso, sul Monte Amiata, riscontrando attenzione e partecipazione degli operatori locali. Il 4 maggio è previsto un secondo appuntamento proprio ad Arcidosso. In Lunigiana, invece, il percorso debutterà il prossimo 19 aprile a Pontremoli e già si registrano numerose adesioni.

«Siamo colpiti dalla dinamicità che sta dimostrando il progetto ViviMed – aggiunge Angelo Gentili Presidente di Circolo Festambiente (Rispescia, Grosseto) di Legambiente – non solo per i tanti territori coinvolti, ma perché stanno emergendo delle realtà interessanti, attive e pronte a mettersi ulteriormente in gioco per promuovere un turismo che metta al centro il valore del territorio. Un valore che parte dalla consapevolezza della bellezza e della fragilità dell’ambiente, dall’importanza di tornare a valorizzare i propri borghi e che sta mettendo insieme le tante offerte territoriali in una proposta nuova in grado di conquistare quella fetta di “turismo attivo” che in questi ultimi anni sta trainando l’economia turistica non solo in Italia, ma in tutta Europa».