L’allarme di Utilitalia, Fise Assombiente e Consorzio italiano compostatori (Cic)

Rifiuti, Italia a rischio (nuova) infrazione europea in materia di sfalci e potature

La normativa Ue è chiara nel definire che i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi sono rifiuti organici, e che i rifiuti della manutenzione del verde pubblico (foglie, sfalci d’erba e potature di alberi) sono rifiuti urbani

[14 Marzo 2019]

Non pago di aver già collezionato innumerevoli deferimenti alla Corte di giustizia Ue a causa di pessime performance ambientali – l’ultimo caso riguarda l’inadeguato sistema di depurazione e l’inquinamento atmosferico da NO2 – il nostro Paese rischia ora una nuova procedura d’infrazione in materia di rifiuti a causa di un disegno di legge in materia di sfalci e potature.

Se il testo del Ddl recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018” verrà approvato senza modifiche, infatti, secondo Utilitalia, Fise Assombiente e Consorzio italiano compostatori (Cic) sono all’orizzonte pesanti ripercussioni. Il disegno di legge, all’esame della Camera dei deputati questa settimana, conferma l’esclusione dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti degli “sfalci e potature” derivanti dalla manutenzione del verde urbano. In origine l’articolo aveva la funzione di chiudere la procedura d’infrazione europea (EU PILOT 9180/17/ENV), aperta da Bruxelles proprio perché con la legge 154/2016 (“Collegato Agricolo”) l’Italia aveva escluso dalla disciplina sui rifiuti gli “sfalci e le potature” della manutenzione del verde urbano.

Tuttavia – argomentano le associazioni – la normativa europea è chiara nel definire che i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi sono rifiuti organici, e che i rifiuti della manutenzione del verde pubblico (foglie, sfalci d’erba e potature di alberi) sono rifiuti urbani. Per questa ragione, confermando ancora una volta, dopo due anni, questa esclusione, il nostro Parlamento costringerà l’Italia a subire una nuova, ulteriore procedura d’infrazione in materia di rifiuti. Cosa di cui proprio non si sentiva certo il bisogno.