Rifiuti, la raccolta dei Raee in Italia sfonda il muro delle 300mila tonnellate

Arienti: «Il percorso per raggiungere i target fissati dall’Unione europea è ancora lungo e non privo di ostacoli, a partire dal perdurare di una disomogeneità territoriale»

[18 Aprile 2019]

Nel 2018 per la prima volta dall’avvio dell’operatività del Centro di coordinamento Raee e per il sistema dei consorzi ad esso aderenti la raccolta di Raee – i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – ha superato le 310 mila tonnellate, in crescita del 4,8% rispetto al 2017. A certificarlo è il rapporto annuale presentato oggi a Milano dal Centro di coordinamento Raee, che dettaglia il risultato su base regionale e in virtù delle diverse tipologie di materiali raccolti.

Più nel dettaglio, la raccolta dei Raee avviene in modo differenziato sulla base di cinque raggruppamenti, che corrispondono alle diverse esigenze di trattamento e riciclo dei materiali in essi contenuti. Nel 2018 quasi un terzo della raccolta assoluta – precisamente 102.000 tonnellate – è costituita dai grandi bianchi (R2), dato in crescita di oltre il 6% rispetto al 2017. In generale, tutti i raggruppamenti sono in crescita ad accezione di Tv e monitor (R3) in calo del 3,2%. In confronto all’immesso, la raccolta di questa tipologia di prodotti con quasi 60.000 tonnellate è comunque più che notevole, ma la prima volta è superata dalle quasi 63.000 tonnellate dei piccoli elettrodomestici e dall’information technology (R4), che registra un incremento del 13,5%. In crescita invece del 4,6% Freddo e clima (R1) che si attesa a poco più di 84.000 tonnellate. Sempre in crescita anche la raccolta delle sorgenti luminose che sfiora le 2.000 tonnellate (+9%).

Per quanto riguarda invece i dati su base territoriale il Centro di coordinamento Raee osserva un andamento della raccolta positivo in quasi tutto il Paese, nonostante il perdurare di differenze, anche ampie tra le diverse aree territoriali. Seppur con trend di crescita differenti, Nord, Centro, e Sud rafforzano ulteriormente i quantitativi di raccolta complessiva rispetto al 2017; purtroppo il gap dell’area Sud e Isole con il resto d’Italia rimane evidente, a conferma del fatto che, benché in crescita, la raccolta in queste regioni dovrà essere potenziata a ritmi più sostenuti nel prossimo futuro. Gli esempi da seguire sono quelli della Valle d’Aosta – che sotto questo profilo si conferma la regione più virtuosa d’Italia –, della Toscana che spicca tra le regioni del Centro, mentre la Campania è la migliore per quantità raccolta del Sud Italia.

«Il risultato ottenuto dal sistema Raee nel 2018 – commenta Giorgio Arienti, presidente del Centro di coordinamento – è frutto dell’impegno sinergico dei sistemi collettivi e di tutti i gestori della raccolta, i Comuni, le aziende di gestione rifiuti, i distributori e gli installatori di apparecchiature elettriche e elettroniche. Si tratta di un risultato significativo, ma il percorso per raggiungere i target fissati dall’Unione europea è ancora lungo e non privo di ostacoli, a partire dal perdurare di una disomogeneità territoriale dei sistemi di raccolta, che oscillano da realtà di eccellenza a strutture del tutto insufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione. La comunicazione nei confronti dei cittadini, per aumentare la sensibilità nei confronti della raccolta differenziata dei Raee, e il potenziamento della rete infrastrutturale di raccolta sono compiti dai quali gli Enti locali non possono esimersi».