Rimateria, nessun ridimensionamento del personale all’orizzonte

Ad oggi Rimateria per le sue attività nell’ambito dell’economia circolare dà lavoro a circa 50 dipendenti

[2 Settembre 2019]

Secondo il comitato Salute pubblica di Piombino, da sempre contrario all’attività di gestione rifiuti portata avanti da Rimateria a Ischia di Crociano, si «continua ad usare in modo strumentale l’argomento della perdita dei posti di lavoro per giustificare così la necessità  della spa Rimateria, della discarica, del piano industriale che ne prevede l’ampliamento sorvolando sul fatto che per convincere Navarra a non votare contro il bilancio 2018, il presidente di Rimateria Claudia Carnesecchi e Barbara del Seppia rappresentante di Asiu (ambedue nominate dalla precedente amministrazione) hanno accettato la sua proposta di ridimensionare considerevolmente il personale». Per verificare la notizia la nostra redazione ha contatto l’azienda, dalla quale è arrivata però una secca smentita: nessun ridimensionamento del personale.

Un chiarimento necessario, in quanto da ormai molti anni la città di Piombino sta soffrendo un grave disagio occupazionale, e ad oggi Rimateria per le sue attività nell’ambito dell’economia circolare dà lavoro a circa 50 dipendenti, che attendono di sapere quali saranno gli sviluppi aziendali.

La novità più rilevante negli ultimi giorni è arrivata sul fronte della presidenza Rimateria, per la quale l’ente deputato a indicarne il nome – ovvero il Comune di Piombino – ha avanzato la candidatura di Francesco Pellati prima di avviare il percorso formale che dovrà portare alla definizione della carica.

Un nome che sorprendentemente – Pellati ha ricoperto fino a pochi anni fa il ruolo di presidente della Lega Nord Toscana – ha incontrato tra le altre la contrarietà della Lega Livorno, per la quale è intervenuto direttamente il commissario Manfredi Potenti: «Intendiamo precisare anzitutto che il nominativo del dott. Francesco Pellati non é riconducibile ad alcuna indicazione proveniente dal partito della Lega e, pertanto, non ascrivibile, al di la dei trascorsi da ex Presidente regionale della Lega, a persona che sia espressione o tantomeno volontà di questo partito. Senza entrare nel merito della scelta dell’amministrazione, rileviamo, peraltro, come secondo la “legge Madia” questa nomina potrebbe incorrere nel divieto di attribuzione di incarichi direttivi in enti pubblici o partecipate a soggetti pensionati, salvo volontà di rivestire a titolo gratuito l’incarico tuttavia, con il limite di non poterlo preservare oltre la durata di un anno. Per questo, avremmo preferito un nome che potesse garantire il mantenimento dell’incarico per un periodo più lungo, visto l’importante lavoro di riprogrammazione delle strategie industriali necessario per Rimateria. Stante poi la delicatezza tecnico-amministrativa della situazione della società, così come ereditata dalla malagestio politica del PD, la Lega aveva rappresentato all’Amministrazione comunale l’esigenza di individuare figure che fossero esperte del settore rifiuti e professionalmente provenienti da quel contesto, arrivando, tra l’altro, ad individuarne alcune».

Da parte sua Pellati, contattato dal quotidiano locale Il Tirreno, ha assicurato che «la politica non c’entra nulla, e soprattutto non entrerà in alcun modo nel mio lavoro a Piombino», precisando al contempo «che se ognuno ha diritto di esprimersi, un fatto è certo, e cioè che mai nella mia vita sono andato a gestire un’azienda per farla chiudere».