Giari: «Soddisfatti di questo risultato, viene a seguito di un lungo e complesso lavoro»

Scapigliato, ecco la nuova Aia: a Rosignano Marittimo nasce “la fabbrica del futuro”

Diminuiranno progressivamente i conferimenti in discarica dei rifiuti, e si avvia immediatamente il processo per la realizzazione del biodigestore anaerobico

[15 Febbraio 2019]

Il progetto di Continuità e innovazione del polo impiantistico di Scapigliato, noto anche come “la fabbrica del futuro” è stato definitivamente approvato dalla Regione Toscana: con la delibera n.160 dell’11/2/19 la Giunta ha infatti rilasciato la nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia), dopo che il relativo procedimento coordinato di Via e Aia si era concluso positivamente – a seguito di un pluriennale e complesso iter di valutazione – nel dicembre scorso.

Un risultato che è stato salutato oggi con soddisfazione dall’azienda proponente – la Rea Impianti, società al 100% del Comune di Rosignano Marittimo – e dal Comune stesso, dopo che nei giorni scorsi anche la Commissione regionale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha avuto modo di valutare il polo di Scapigliato come «un esempio di sistema virutoso».

Come dichiarano oggi da Comune e azienda, con la nuova Aia Scapigliato «è non solo il più rilevante polo di trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi della Toscana ma, senza dubbio, anche l’impianto più monitorato e controllato della Regione, in termini di presidi ambientali e sanitari e di tutela della salute pubblica». Tra i punti fondanti nella nuova fase del polo impiantistico spicca – come spiegato sin dall’inizio del procedimento dall’amministratore unico Alessandro Giari, in numerose comunicazioni pubbliche come anche sulle nostre pagine – la costante diminuzione dei conferimenti in discarica dei rifiuti che, già «ridotti di circa il 20% rispetto alla precedente autorizzazione, diminuiranno progressivamente del 12,5% nel 2022, del 17,5% nel 2026 per arrivare a poco più di 300.000 t nella fase finale del lotto». Con la nuova Aia inoltre «si avvia immediatamente» il processo per la realizzazione del biodigestore anaerobico da 90.000 t/annue per il trattamento della Forsu (frazione organica dei rifiuti solidi urbani) che consentirà di trasformare il rifiuto in energia e prodotti (biometano, anidride carbonica e compost) con la previsione della realizzazione di un impianto di distribuzione del metano all’autotrazione e serre e vivaio per chiudere il ciclo in logica di economia circolare e sfruttare le risorse prodotte.

«Siamo molto soddisfatti di questo risultato – commenta l’amministratore unico, Alessandro Giari (nella foto, ndr) – che viene a seguito di un lungo e complesso lavoro progettuale teso a rendere Scapigliato sempre più una struttura di valenza regionale in grado di aiutare la chiusura dei cicli dei rifiuti prodotti nella nostra Regione, con criteri e modalità innovative, tese al recupero di materia ed energia e a superare la logica stessa della discarica. Voglio ringraziare tutta la struttura della società e i collaboratori che hanno lavorato con grande professionalità, tuttavia il lavoro vero inizia adesso».

Al proposito la società, in forza delle prescrizioni regionali, presenterà «entro il 31/12/2019» anche il cronoprogramma delle opere previste nel progetto della “fabbrica del futuro” che non fanno parte dell’autorizzazione attuale, potendo così fugare ogni dubbio sulla certa fattibilità dell’insieme delle iniziative che qualificano in termini innovativi e di compatibilità ambientale, l’intero progetto: in particolare si tratta della “fabbrica dei materiali”, del Centro toscano per lo sviluppo dell’economia circolare e dell’incubatore green per favorire lo sviluppo di attività agronomiche.

Fortissime e positive anche le novità sono state introdotte nel progetto sul fronte dei monitoraggi e dei presidi di carattere ambientale e tesi a garantire la tutela della salute pubblica. In particolare, oltre ad un incremento delle analisi sulle matrici ambientali (acque, rifiuti, ecc.), è previsto un monitoraggio in continuo della qualità dell’aria, un contenimento delle emissioni odorigene, la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento del percolato e un incremento generale dei controlli (in allegato maggiori dettagli, ndr).

«Con questo progetto – conclude il sindaco Alessandro Franchi – si dà sostanza alla volontà dell’Amministrazione comunale di andare verso una nuova gestione dei rifiuti, più moderna e confacente alle necessità del nostro e dei territori circostanti, modificando il paradigma che vedeva la discarica come principale strumento di smaltimento. Il nuovo progetto ed i nuovi impianti che ne derivano consentono di dare risposte alle esigenze dei cittadini e delle imprese, creando occasioni di sviluppo nell’ambito dell’economia circolare ed offrendo possibilità di ulteriore ricerca nel settore del riutilizzo dei materiali. Si tratta di una ricchezza che il Comune di Rosignano e la società Rea Impianti mettono a disposizione dell’intera Regione, come lo scrupoloso iter istruttorio e la delibera della Giunta regionale sembrano aver recepito».