Focus sugli aspetti relativi alla valorizzazione delle aree agricole

Scapigliato, la “Fabbrica del futuro” si presenta ad associazioni di categoria e sindacati

80 ettari per il nuovo incubatore green: l’obiettivo è creare nuove imprese giovanili e occupazione qualificata in agricoltura. Al via un gruppo di lavoro permanente

[13 Marzo 2019]

Nel progetto della “Fabbrica del futuro” la valorizzazione agro-economica delle aree che circondano l’impianto industriale di Scapigliato gestito da Rea Impianti sta assumendo un ruolo di primo piano, e l’azienda apre al confronto con il territorio per contribuire a definirne gli sviluppi: lo scopo è quello di valorizzare le aree agricole acquisite dalla società – nell’ambito di una fascia di rispetto per il polo dedicato alla gestione e presto anche valorizzazione dei rifiuti – nel corso degli ultimi due anni. Si tratta di 80 ettari, 15 unità immobiliari e 6 capannoni agricoli che andranno a comporre la realizzazione di un incubatore green, un progetto che mira a coinvolgere associazioni di categoria e sistema cooperativo per creare nuove imprese giovanili e nuova occupazione qualificata in agricoltura.

È in questo contesto che si è svolto oggi l’incontro tra Rea Impianti, Confindustria, Cia, Cna, Confagricoltura e Cisl – Coldiretti Livorno e Pisa invece, come anticipato ieri su queste pagine, hanno rifiutato l’invito al confronto – nel corso del quale l’amministratore unico Alessandro Giari ha puntualmente informato i presenti sullo stato del progetto che nelle settimane scorse ha ricevuto dalla Giunta regionale l’Autorizzazione unica ambientale e sulle prospettive delle attività correlate.

Associazioni di categoria e sindacato – come comunicano dall’azienda – hanno sottolineato la necessità della puntuale definizione di un programma di interventi ed investimenti, che renda quanto prima operativo il progetto di sviluppo agroeconomico, e hanno dichiarato la loro disponibilità a far parte di un gruppo di lavoro permanente, che l’azienda ha proposto, che verifichi e accompagni il progetto in tutti i suoi aspetti nei prossimi anni. Particolare rilievo ha avuto nella riunione, anche in rapporto agli interessi per i cittadini e per il mondo produttivo, la valutazione dei ritorni “per il territorio”, in termini di risorse da ridistribuire (compost, energia, abbattimento tariffe conferimento amianto, ecc) che sono in fase di predisposizione da parte di Rea Impianti e che, è stato concordato, saranno oggetto di approfondimento nelle prossime settimane con il gruppo di lavoro che andrà a costituirsi.

Nel frattempo l’incontro ha fornito anche l’occasione per acquisire ulteriori informazioni sul recente accordo tra Regione, Associazione conciatori e Rea Impianti – il primo “patto per l’economia circolare” firmato in Toscana –, potendo così fugare eventuali dubbi sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti che saranno conferiti dai conciatori (qui maggiori informazioni: https://shar.es/amYUuI).

«Si tratta di un accordo molto importante per la Regione Toscana e per uno dei suoi più rilevanti distretti produttivi, che consentirà nei prossimi tre anni di conseguire passi concreti (80 milioni di investimenti) nello sviluppo di attività di economia circolare. Con questo accordo Scapigliato – concludono da Rea Impianti – si configura quindi a tutti gli effetti come un impianto di esclusiva rilevanza strategica regionale».

L. A.