Dal comparto passano anche le chance di ripresa economica dopo la crisi, in linea con le ambizioni del Green new deal

Servizi pubblici locali, le utility toscane in prima fila contro l’emergenza coronavirus

Cispel: «Il nostro impegno è stato finora e sarà sempre quello di garantire ai cittadini e alle imprese servizio idrico, gestione dei rifiuti, trasporti pubblici, energia, farmacie»

[13 Marzo 2020]

Le misure di distanziamento sociale disposte dal Governo con gli ultimi Dpcm contro l’epidemia in corso sono riassumibili nell’hashtag #iorestoacasa, molte categorie professionali continuano ogni giorno a lavorare per gestire l’emergenza coronavirus: in prima fila i 20mila lavoratori che ogni giorno in Toscana garantiscono i servizi pubblici fondamentali alla collettività, di cui quasi 6.000 nel tpl, 5.000 nella gestione dei servizi ambientali, 3.000 nell’idrico, 1.600 nelle farmacie e un migliaio nei settori gas ed energia.

«I decreti del Governo inseriscono i servizi essenziali e di pubblica utilità ed i loro gestori fra gli attori di prima linea, insieme alle amministrazioni, di questa crisi», come spiega Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico locale con circa 140 aziende associate in tutta la regione). «Le aziende toscane di servizio pubblico locale sono in prima fila, insieme alle amministrazioni, per affrontare tutti insieme la crisi del contagio, con un impegno quotidiano in tutti i settori. Gestiamo servizi pubblici essenziali e servizi di pubblica utilità che non possono essere interrotti: il nostro impegno è stato finora e sarà sempre quello di garantirli ai cittadini e alle imprese: servizio idrico, gestione dei rifiuti, trasporti pubblici, energia, farmacie. Il loro funzionamento è essenziale in questa fase per consentire a tutti di vivere normalmente in un contesto di grandi restrizioni».

Le aziende associate stanno garantendo servizi essenziali ai cittadini, proteggendo al tempo stesso i loro lavoratori, che stanno mettendo al servizio le prestazioni in una situazione di grande difficoltà, con impegno e abnegazione: «A loro – sottolinea De Girolamo – va tutto il nostro riconoscimento e apprezzamento. Abbiamo adottato nelle aziende tutti i protocolli di sicurezza: per le mansioni che lo consentivano abbiamo utilizzato lo smart working, le attività operative sono garantite da addetti che operano in sicurezza, abbiamo chiuso gli sportelli al pubblico per evitare pericolosi assembramenti, garantendo comunque servizi telefonici, on line e su prenotazione». I risultati sono quelli che ogni cittadino può continuare ad apprezzare nonostante l’epidemia da coronavirus in corso.

«L’acqua del rubinetto è potabile e deve essere usata con tranquillità non esistendo alcun rischio. I fontanelli pubblici sono aperti, chiediamo ai cittadini di utilizzarli rispettando le indicazioni di prudenza indicate in appositi cartelli. La gestione dei rifiuti è garantita in tutte le fasi, siamo pronti a garantire procedure di sicurezza per il conferimento dei rifiuti infetti, secondo le linee guida che Regione Toscana e Istituto superiore di Sanità definiranno presto. La sanificazione di mezzi e contenitori è stata potenziata. Il trasporto pubblico è garantito, nei limiti di eventuali restrizioni definite dalle autorità competenti, ai cittadini è richiesto di adeguarsi alle indicazioni di comportamento. Le vetture sono frequentemente sanificate e disinfettate. La fornitura di gas ed energia elettrica è garantita sempre. Le farmacie comunali sono aperte e stanno svolgendo un lavoro enorme di supporto alla popolazione, presidi sempre aperti, che provvedono anche alla consegna dei farmaci a domicilio. Purtroppo la disponibilità di mascherine e disinfettanti è molto limitata sul mercato, le farmacie producono dispenser in autoproduzione, ma abbiamo chiesto un intervento straordinario di Governo e Regione».

Intereventi straordinari sono necessari anche per quelle categorie che, non potendo proseguire il loro lavoro in queste settimane, stanno andando incontro a grandi difficoltà economiche. Le aziende che producono pasti per le mense scolastiche ad esempio sono ferme da quando le scuole sono chiuse, enti che gestiscono servizi culturali hanno dovuto chiudere le attività al pubblico, aziende che producono alimenti vedono considerevoli contrazioni di vendita: «Per questi settori – precisa De Girolamo – abbiamo chiesto alla Regione e al Governo di adottare ammortizzatori sociali e rinvio di scadenze fiscali e contributive. Nessuno deve perdere il lavoro per il coronavirus. Attendiamo il decreto con misure economiche annunciato per oggi dal Governo».

Nel mentre è però necessario guardare anche al futuro, ovvero alle politiche da mettere in campo per permettere all’economia del Paese di ripartire dopo il doloroso stop imposto dall’epidemia. Potrà essere un’importante occasione per impostare un modello di sviluppo più sostenibile, in linea con le ambizioni annunciate dal Green new deal: in questo contesto le utility toscane potranno rivestire un ruolo di primo piano.

«Preparare la ripartenza è importante mentre stiamo ancora contenendo il contagio – conclude infatti De Girolamo – Investimenti delle amministrazioni pubbliche e delle aziende di servizio pubblico locale possono essere uno dei motori della ripresa. Garantiamo con regolarità servizi essenziali in queste settimane di emergenza, siamo pronti ad uno sforzo straordinario quando la crisi finirà dovremmo rilanciare l’economia».