Sviluppo sostenibile, in Toscana un Forum regionale per raggiungere gli obiettivi Onu al 2030

Fratoni: «Ci siamo dati traguardi superiori alla media del paese Italia. Del resto migliori sono già i risultati conseguiti fino a oggi, e per questo abbiamo deciso di alzare l'asticella»

[22 Febbraio 2019]

L’Agenda 2030 è un programma d’azione elaborato dall’Onu e sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi nel mondo – Italia compresa –, che si sono impegnati a raggiungere 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile entro il 2030. Si tratta di un percorso dove i progressi finora sono stati limitati, come dimostra purtroppo anche l’esperienza italiana: il nostro Paese resta in «gravissimo ritardo» rispetto all’Agenda Onu 2030, come testimonia anche l’ultimo rapporto elaborato nel merito dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (un aggiornamento sullo stato dell’arte è atteso per il 27 febbraio).

Alcune Regioni hanno però conseguito risultati migliori di altre, con la Toscana che storicamente rappresenta una delle punte d’eccellenza italiane in fatto di sostenibilità; gli sforzi finora messi in campo però non bastano, neanche in Toscana, e per provare a concertare il percorso di sviluppo sostenibile da qui al 2030 la Regione ha deciso di istituire un Forum regionale, aperto alla partecipazione della società civile, che sarà organizzato sulla base di tavoli tematici e coinvolgerà cittadini e addetti ai lavori nell’organizzazione di eventi.

«Nel piano regionale di sviluppo che questa giunta si è dato nel 2016, fino alla fine della legislatura, i temi ambientali sono molto importanti e grande è anche l’attenzione al coinvolgimento dei cittadini – dichiara l’assessore all’Ambiente, Federica Fratoni (nella foto,  ndr) – Ci siamo dati traguardi superiori alla media del paese Italia: del resto migliori sono già i risultati conseguiti fino ad oggi e per questo abbiamo deciso di alzare l’asticella».

A presiedere il Forum sarà proprio Fratoni, che guiderà anche la cabina di regia a cui la Regione ha deciso di dar vita e a cui sarà affidata l’elaborazione degli indirizzi della strategia toscana sullo sviluppo sostenibile, individuando azioni e politiche ma anche monitorando i risultati via via raggiunti e coinvolgendo su questo le istituzioni locali; oltre all’assessore all’Ambiente, vi parteciperanno la vicepresidente della Giunta regionale (che ha la delega alla ricerca), l’assessore alle Attività produttive e la collega al Welfare, politiche sociali e salute, ma anche il presidente di Anci Toscana, l’associazione dei Comuni. Parallelamente, per gli stessi settori dell’amministrazione regionale coinvolti, sarà creato anche un tavolo tecnico.

«Nel piano regionale di sviluppo varato nel 2016 ci siamo proposti ad esempio – prosegue Fratoni – che almeno il 36,08% dell’energia consumata sia prodotta con fonti rinnovabili: nel 2013 era il 25,96 per cento. Ci siamo impegnati anche a tagliare del 20% rispetto al 1990 le emissioni di gas serra in atmosfera, che poi vuol dire ridurle di una quota ancora maggiore se si guarda al 2004, quando erano cresciute dell’11 per cento rispetto a quattordici anni prima. Entro il 2020 dovrà arrestarsi anche il consumo di nuovo suolo ed è evidente che tutte queste politiche abbiano bisogno di un coordinamento, anche tra più livelli di governo, e di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini. Il lavoro iniziato negli anni scorsi lo proseguiremo adesso guardano all’agenda 2030».