La Toscana capofila di Egrejob, il progetto europeo per i lavori verdi nel Mediterraneo

[12 Giugno 2014]

Concludendo il seminario di lancio di Euro-Mediterranean green jobs (Egrejob), un progetto  dei 39 selezionati dalla Commissione europea su oltre 1.000 proposte  provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, l’assessore regionale della toscana alle attività produttive, Gianfranco Simoncini (Nella foto), ha sottolineato che «La Toscana guarda alla sostenibilità ambientale come tema dominante delle sue politiche di sviluppo».

Egrejob è stato finanziato  con circa 1,7 milioni di euro e per una durata di 24 mesi nell’ambito programma di cooperazione transfrontaliera multilaterale “Politica europea di vicinato” e il  progetto vede la Toscana capofila, con numerosi partner, tutti provenienti dalle diverse sponde del Mediterraneo: Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), ministero dell’ambiente, Camera di commercio e dell’industria di Terrassa (Spagna), Governatorato di Sousse (Tunisia), Agenzia generale per lo sviluppo regionale (Tunisia), Federazione delle municipalità dell’Alto Chouf (Libano), Federazione delle municipalità del distretto di Zgharta (Libano), Idea – Agenzia per l’innovazione e lo sviluppo dell’Andalusia (Spagna), Agenzia regionale per il lavoro – Regione Sardegna (Italia).

»L’obiettivo del progetto – spiegano in Regione – è quello di costruire un sistema euro-mediterraneo di incubatori per i nuovi lavori, generati dalla transizione verso la green economy, rispondente alle esigenze della domanda di lavoro e dell’offerta. Il coinvolgimento dei portatori d’interesse, quali governi nazionali, regionali e locali, le categorie economiche, in tutte le fasi del progetto, consentirà la sperimentazione di modelli di business coaching per i giovani che vogliono fare impresa».

Simoncini ha detto: «Ci aspettiamo molto da questo progetto perché può permettere una sperimentazione ed uno scambio di buone pratiche su interventi di valorizzazione dell’occupazione in campo ambientale, la creazione di nuove professioni e l’arricchimento di competenze esistenti. Nella proposta toscana di programma operativo 2014-2020 del Fesr, il fondo europeo di sviluppo regionale, su una dotazione complessiva di 806 milioni di euro, destineremo oltre 200 milioni, più del 20% delle risorse, ad un asse specifico per sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori, dall’efficienza energetica delle imprese, alla mobilità urbana sostenibile, alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni. Ma non solo. Il programma prevede anche che il tema della sostenibilità ambientale sia presente in maniera trasversale su tutti gli assi. E’ una scelta a favore della competitività del nostro sistema produttivo, della sua sostenibilità e capacità innovativa. In particolare, il tema sarà inserito e vincolante per tutti gli interventi a sostegno delle imprese: nei progetti di ricerca e sviluppo legati alla green economy e alla smart specialisation, nel ciclo di riutilizzo industriale dei rifiuti e, per gli interventi sulle infrastrutture, individuando parametri per la progettazione di spazi ed edifici eco-compatibili».