Un manifesto delle università per la sostenibilità. Promuovere società più eque e inclusive

Riccaboni: «Innovazione e partenariati sono la leva per un Mediterraneo più sostenibile»

[31 Maggio 2019]

A Udine si è conclusa la quinta  edizione di “Conoscenza in Festa”, dedicata al tema della sostenibilità, che quest’anno aveva come tema  “Presente Prossimo” e che ha ospitato l’evento “I magnifici incontri Crui 2019 – Le Università per la sostenibilità”, promosso dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui). Un appuntamento al quale hanno partecipato studiosi ed esperti provenienti da oltre 75 università e 65 organizzazioni per «lavorare insieme sui temi dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale» con l’obbiettivo di redigere un Manifesto delle Università per la Sostenibilità che la Crui consegnerà al governo.

Al Crui sottolineano che «L’evento è nato per promuovere un nuovo paradigma concettuale e metodologico che, grazie alle “Università per la sostenibilità”, sia in grado di attuare un processo trasversale attraverso il quale raggiungere, in modo integrato, non solo lo sviluppo economico e il benessere della comunità, ma anche l’equità sociale e la tutela ambientale perseguendo i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proposti dall’Agenda 2030 Onu».

Nel “keynote speech” “L’innovazione come leva per società Mediterranee sostenibili” che ha aperto la tavola rotonda della seconda giornata dei magnifici incontri del Crui,  si è discusso di università per la Sostenibilità e  Angelo Riccaboni, dell’assemblea dell’United Nations Sustainable Development Solutions Network (UN Sdsn) e presidente della Fondazione PRIMA, ha evidenziato «Le emergenze e le criticità di natura economica, ambientale e sociale che caratterizzano le nostre società, in modo particolare quelle Euro-Mediterranee. A partire da un cambio di mentalità necessario per individuare soluzioni concrete alle sfide contemporanee, occorre con urgenza integrare le politiche degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) nelle strategie europee e nazionali con un forte impegno nel rafforzamento dei partenariati, obiettivo n. 17 dei Global Goals. In questo contesto, protagoniste sono la ricerca e l’innovazione che nascono e crescono nelle università e che nelle università trovano un naturale spazio per il confronto a livello nazionale e internazionale. E’ di vitale importanza per il nostro futuro lavorare insieme e fare in modo che i partenariati di ricerca siano più focalizzati su obiettivi e impatti che abbiano ricadute concrete nelle nostre società».

Riccaboni, che è anche presidente del network Sdsn per la sostenibilità nel Mediterraneo che ha sede all’università di Siena, ha concluso sottolineando che «La ricerca è uno strumento di amicizia fra i popoli, innovazione e partenariati sono la leva per un Mediterraneo più sostenibile. Incentivare i partenariati di ricerca, lavorare insieme sui temi centrali della regione, affrontare le sfide ambientali e sociali, unire risorse e idee coinvolgendo su base paritaria tutte le parti interessate, favorisce il raggiungimento di obiettivi comuni. I programmi europei come Horizon 2020 sono determinanti per poter perseguire un’innovazione aperta, accessibile, multidimensionale e incrementale, elemento propulsore per società più prospere e inclusive».