Unione europea e Africa verso un partenariato più forte e più ambizioso, anche per la transizione verde

Borrell: «In Africa si gioca parte del futuro dell'Europa». L’Ue ha bisogno di un’Africa più forte e l’Africa ha bisogno di un’Ue più forte

[10 Marzo 2020]

Il 27 febbraio ad Addis Abeba si è tenuto il decimo summit tra la Commissione Ue e la Commissione dell’Unione africana (UA) per discutere della cooperazione futura in cinque settori chiave: transizione verde, trasformazione digitale, crescita e occupazione sostenibili, pace e governance e migrazione e mobilità e ieri la Commissione europea e l’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell,  hanno annunciato di aver proposto le basi di una nuova strategia con l’Africa e dicono che «La comunicazione presenta proposte volte a intensificare la cooperazione attraverso il partenariato». Il documento approvato verrà presentato a maggio alla riunione UA-Ue alla quale parteciperanno i ministri degli esteri di entrambi i continenti e che dice l’Ue, «Rappresenterà un’altra importante occasione per consultare i partner africani».

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha spiegato che «La strategia con l’Africa presentata costituisce la tabella di marcia per far avanzare il nostro partenariato al livello successivo. L’Africa è partner naturale e vicino dell’Unione europea. Insieme possiamo costruire un futuro più prospero, più pacifico e più sostenibile per tutti«.

Le proposte si basano anche sugli impegni assunti in occasione del quinto vertice UA-Ue di Abidjan e i progressi compiuti da allora comprendono il varo, nel 2018, dell’Alleanza Africa-Europa per gli investimenti e l’occupazione sostenibili, che esorta a rafforzare le relazioni economiche e commerciali attraverso investimenti sostenibili e la creazione di posti di lavoro. Un’altra tappa importante è costituita dalla conclusione nel 2018 del memorandum d’intesa UA-Ue sulla pace, la sicurezza e la governance, che ha rafforzato la cooperazione in questi settori.

In una nota l’Ue sottolinea che «La cooperazione rinnovata nell’ambito dei partenariati imperniati sui cinque settori proposti poggerà sul dialogo già avviato con i partner africani, che proseguirà in vista del prossimo vertice Ue-UA che si terrà a Bruxelles nell’ottobre 2020, onde definire priorità strategiche comuni per i prossimi anni. Le proposte formulate si basano sul crescente slancio delle relazioni tra l’Ue e l’Africa. Il 2020, caratterizzato dal 6º vertice tra l’Unione africana e l’Ue e dalla conclusione dei negoziati del nuovo accordo di partenariato tra l’Ue e il gruppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, sarà un anno cruciale per dimostrarci all’altezza dell’ambizione di conseguire un partenariato ancora più forte con l’Africa, nostro partner naturale. Tale partenariato dovrebbe basarsi su una chiara comprensione dei nostri interessi e delle nostre responsabilità, rispettivi e reciproci».

La Commissaria europea per i partenariati internazionali Jutta Urpilainen ha commentato: «Con i cinque partenariati proposti, basati su interessi e valori condivisi, l’Africa e l’Europa guideranno insieme la trasformazione verde e digitale, promuovendo nel contempo investimenti e occupazione sostenibili. La mia priorità fondamentale è garantire che giovani e donne si impadroniscano della strategia con l’Africa, che risponde alle loro aspirazioni».

La comunicazione approvata propone che l’Ue si associ con l’Africa nell’ambito di 10 azioni: 1. massimizzare i vantaggi della transizione verde e ridurre al minimo le minacce per l’ambiente nel pieno rispetto dell’accordo di Parigi; 2. promuovere la trasformazione digitale del continente; 3. aumentare in modo sostanziale investimenti sostenibili sotto il profilo ambientale, sociale e finanziario, resilienti alle conseguenze del cambiamento climatico; promuovere le opportunità di investimento intensificando il ricorso a meccanismi di finanziamento innovativi e stimolare l’integrazione economica regionale e continentale, in particolare attraverso l’accordo continentale di libero scambio con l’Africa; 4. attirare gli investitori aiutando gli Stati africani ad adottare politiche e riforme normative capaci di migliorare il contesto imprenditoriale e il clima degli investimenti, comprese condizioni di parità per le imprese; 5. migliorare rapidamente l’apprendimento, le conoscenze e le competenze, le capacità di ricerca e innovazione, in particolare per le donne e i giovani, tutelare e migliorare i diritti sociali ed eliminare il lavoro minorile; 6. adeguare e approfondire il sostegno dell’Ue alle iniziative di pace attuate dall’Africa attraverso una forma di cooperazione più strutturata e strategica, con particolare attenzione alle regioni caratterizzate da maggiori vulnerabilità; 7. integrare la buona governance, la democrazia, i diritti umani, lo Stato di diritto e la parità di genere negli interventi e nella cooperazione; 8. garantire la resilienza collegando gli interventi in ambito umanitario e in materia di sviluppo, pace e sicurezza in tutte le fasi del ciclo dei conflitti e delle crisi; 9. garantire partenariati equilibrati, coerenti e globali in materia di migrazione e mobilità; 10. rafforzare l’ordine internazionale basato su regole e il sistema multilaterale, con al centro le Nazioni Unite.

Borrell ha concluso: «In Africa si gioca parte del futuro dell’Europa. Per far fronte alle nostre sfide comuni abbiamo bisogno di un’Africa forte, così come l’Africa ha bisogno di un’Europa forte. Abbiamo tutto da guadagnare dal potenziamento del nostro partenariato, già molto solido in ambiti quali la pace e la stabilità, la povertà e le disuguaglianze, il terrorismo e l’estremismo. I nostri continenti hanno bisogno l’uno dell’altro per diventare più forti, rafforzarsi a vicenda e conseguire un’ambizione comune: un mondo migliore fondato su un ordine internazionale basato su regole».