Variante Ischia di Crociano, Legambiente risponde al Comitato salute pubblica di Piombino

«L’ambientalismo del NO e quello altrettanto pernicioso del FARE sono due facce della stessa medaglia. Quella che rifugge lo studio approfondito dei documenti e la strada impervia della complessità»

[10 Febbraio 2020]

L’intervento del Comitato Salute Pubblica di Piombino non è un attacco alla legittimità dell’operato del nostro Circolo, bensì di tutta Legambiente. Una vera e propria invettiva, inviata a tutti i media, sebbene indirizzata alle presidenze, nazionali e regionali, dell’associazione. Un testo in cui viene insinuato il dubbio che la nostra compagine sociale non tuteli l’ambiente e la salute.

Vogliamo solo suggerire agli estensori della lettera, nel caso in cui non abbiano condiviso le nostre osservazioni alla Variante al RUC, protocollate in data 31 gennaio 2020, di attenersi strettamente al merito delle questioni da esse sollevate. A nostro modesto avviso, infatti, l’ambientalismo del NO e quello altrettanto pernicioso del FARE, sono due facce della stessa medaglia. Quella che rifugge lo studio approfondito dei documenti e la strada impervia della complessità. Nel caso di specie, questa Variante Urbanistica non ci convince, per com’è fatta tecnicamente e per come tenta d’ingenerare facili consensi alla scala locale.

Quanto all’accusa, più o meno velata, che saremmo collaterali a un certo schieramento politico, vorremmo qui ricordare due semplici cose.

La prima è che Legambiente non solo non rinnega ma rivendica di far Politica. Quella con la P maiuscola. Che per noi vuol dire: attenzione costante, tenace, lucida, a perseguire il bene comune. Il bene della Polis, appunto.

La seconda è che Legambiente, radicalmente e orgogliosamente autonoma dal circuito dei Partiti (di tutti i Partiti), non ha mai fatto sconti a nessuno. Dal punto di vista giornalistico, questa insinuazione assume peraltro involontariamente la cifra del grottesco, perché in verità basterebbe cercare su un qualsiasi motore di ricerca per imbattersi nelle tante e sferzanti critiche che l’associazione ha rivolto a tutte le sindacature piombinesi che hanno preceduto l’attuale.

O i componenti del Comitato non hanno memoria delle tante battaglie condotte a difesa del litorale di Baratti, o contro le tante Varianti ambientalmente dannose per questo territorio? Non ricordano o fanno finta di non ricordare chi era in prima linea contro l’inquinamento dell’area industriale, quando abbiamo combattuto strenuamente contro la venuta dei cosiddetti “fanghi di Bagnoli”?

Insomma, invitiamo tutti a discutere e a dialogare sul merito delle questioni. Il conflitto, quando civile, aiuta e non deprime certo la democrazia, a Piombino come nel resto del Paese.

di Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente; Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana; Adriano Bruschi, Presidente di Legambiente Val di Cornia