Verso Expo 2015, la Comunità del cibo ed energie rinnovabili cerca nuove adesioni

A Pomarance il Comune e COSVIG presentano il progetto alle aziende dell’alta Val di Cecina

[30 Gennaio 2015]

Nella splendida cornice del Teatro De Larderel a Pomarance (PI) mercoledì 28 gennaio si è tenuta la presentazione della Comunità del Cibo ed Energie Rinnovabili in vista della  probabile partecipazione di questa buona pratica a Expo 2015 in programma a partire da maggio a Milano.

L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Pomarance e da COSVIG per illustrare come una pratica virtuosa come quella dell’utilizzo delle fonti rinnovabili nel ciclo produttivo possa divenire una opportunità di marketing e promozione nonché volano di sviluppo aziendale.

All’interno del Padiglione Italia presente a EXPO 2015 la Regione Toscana si è aggiudicata la presenza inaugurale, quindi per tutto il mese di maggio e all’interno di questo padiglione il territorio regionale e le sue buone pratiche potrà disporre di uno spazio da dedicare per iniziative promozionali. Grosse aspettative sono affidate al percorso multisensoriale: una esperienza in cui i visitatori potranno, attraverso un sapiente mix di odori, sapori, colori e rumori, “percepire” la Toscana.

Inoltre, la Regione Toscana ha riservato per sé un ulteriore spazio situato in un convento dove troverà spazio uno stand per tutta la durata dell’esposizione universale dedicato all’offerta turistica toscana e alla presentazione di prodotti e progetti. Spazio all’interno del quale la CCER potrebbe ritagliarsi un ruolo significativo.

L’EXPO 2015 ha, previsioni alla mano, un bacino di utenza che supererà i 10 milioni di visitatori (ad oggi solo in Cina sono stati venduti oltre 1 milione di biglietti), divenendo, di conseguenza, una importantissima vetrina sul mercato globale.

La partecipazione degli operatori economici toscani con i loro progetti sarà comunque limitata ad alcune giornate specifiche ma, come ha sottolineato nel suo intervento Monica Antoni, titolare della Delega Agricoltura per il Comune di Pomarance, “essere stati selezionati dalla Regione fra le 10 eccellenze toscane, tramite il COSVIG, per rappresentare i nostri prodotti e le nostre buone pratiche è sicuramente oggetto di orgoglio e rappresenta un’opportunità che non possiamo farci sfuggire”.

Piero Ceccarelli, Amministratore Unico di Cosvig, ha ricordato il ruolo e le attività portate avanti dal Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche e i vari riconoscimenti ottenuti, tra cui, appunto, anche il premio della Regione Toscana che potrà aiutare i produttori della CCER a partecipare a Expo 2015.

“Occorre”, ha detto Ceccarelli “sfruttare questa opportunità, in modo da usufruire al meglio di una vetrina mondiale senza precedenti.”

“Occorre continuare ad investire nel settore turistico” ha proseguito “perché, anche se le 600.000 presenze turistiche annuali nelle aree geotermiche sono un risultato incoraggiante, non dobbiamo dimenticare che si tratta di un settore estremamente competitivo ed occorre presentare un’offerta sempre migliore. Auspichiamo che la CCER possa allargarsi ed aggregare il maggior numero possibile di aziende al fine di valorizzare i nostri prodotti agricoli e zootecnici in una filiera territoriale. In questo senso sia CoSviG che gli enti locali possono fornire supporto, come hanno fatto sinora, sia in termini di risorse umane che economiche”.

Per Massimo Bernacchini, vicepresidente di Slow Food Toscana i passi fatti fin qui dalla Comunità del Cibo ed Energie Rinnovabili nel fare sistema e quindi l’aver saputo unire l’uso delle energie rinnovabili con la vocazione agricola del territorio e il coinvolgimento dei comuni e del Cosvig al fine di stimolare le imprese e le aziende locali è “stata sicuramente la molla che ci ha consentito, come Slow Food, di sposare in pieno questo progetto. Molto spesso intorno al cibo si fa marketing territoriale ma quasi sempre è focalizzato ad uno specifico prodotto tipico mentre qui il focus è sulla sostenibilità dei processi produttivi attraverso la scelta della fonte energetica”.

Di qui la necessità di far conoscere questa peculiarità, attraverso la partecipazione alle varie edizioni del Salone del Gusto/Terra Madre, i progetti di collaborazione con l’UNISG di Pollenzo, le gite di Gusto Pulito rivolte alle Scuole e, per ultima, ma solo in ordine di tempo, la possibilità di partecipazione all’Expo 2015.

“I prodotti della Comunità del Cibo ed energie rinnovabili sono sì prodotti d’eccellenza” ha continuato Bernacchini “ma sono cibi quotidiani, comuni, non stiamo parlando di beni di lusso, di cibo destinato al gourmet di fascia alta, da esportazione, con costi proibitivi, si tratta di cibo che viene prodotto da piccole aziende, spesso artigianali e acquistato e consumato dalla gente del posto, la vera filiera a km zero. Ma è proprio questa qualità e questa filosofia che piace al mercato e al turismo. È questa l’operazione vincente che nel medio periodo porta i suoi frutti.”

Federico Maggi, segretario della Comunità del Cibo ha spiegato che il progetto nasce nel 2007 come accordo tra Cosvig, Slow Food Toscana e Fondazione Slow Food per la Biodiversità e come lo Statuto (approvato nel 2009) preveda, oltre all’utilizzo in maniera definita “rilevante” delle fonti energetiche rinnovabili (autoproduzione o fonte disponibile sul territorio) nel proprio processo produttivo (almeno il 50%), l’utilizzo di materia prima interamente toscana.