Cambia il cda di Sienambiente, ecco chi è il nuovo presidente

Alessandro Fabbrini, 52enne senese, è stato al vertice di Apea - Agenzia provinciale per l’energia, l’ambiente e lo sviluppo

[15 Luglio 2016]

Nato a Siena, 52 anni, è un dirigente d’azienda e amministratore in diverse realtà imprenditoriali del territorio senese: da oggi Alessandro Fabbrini è il nuovo presidente di Sienambiente, secondo la scelta operata all’unanimità dall’assemblea dei soci dell’azienda, riunitasi ieri. Insieme all’approvazione del bilancio d’esercizio 2015, l’assemblea (cui ha partecipato l’85% dei soci) ha infatti nominato il nuovo cda di Sienambiente, composto proprio da Alessandro Fabbrini, Federica Borghi e Gionata Pasqualetti per la parte pubblica, insieme a Marco Buzzichelli e Giuseppe Pinto per la componente privata.

«È per me un onore e allo stesso tempo una grande sfida ricoprire la carica di presidente di Sienambiente,  un’azienda che ha fatto molto per lo sviluppo e la realizzazione di una corretta gestione dei rifiuti nel nostro territorio – ha dichiarato Fabbrini –  Oggi, in un contesto fortemente dinamico, Sienambiente deve affrontare una nuova fase della sua storia nella quale la capacità di innovazione e le conoscenze acquisite dai suoi tecnici saranno determinanti nel dare attuazione alle linee strategiche approvate dalla assemblea dei Soci e agli indirizzi definiti dal Consiglio di amministrazione. Dare il mio contributo per il raggiungimento di questi obiettivi sarà per me un’enorme soddisfazione. Per dedicarmi al meglio a questo nuovo impegno, terminata la mia esperienza in Apea le cui competenze sono passate dalla Provincia alla Regione Toscana, ritengo opportuno valutare la rinuncia anche ad alcuni dei miei attuali incarichi di amministratore che ricopro in altre società».

Nel bagaglio di competenze maturate da Fabbrini spicca infatti la sua presidenza di Apea (l’Agenzia provinciale per l’energia, l’ambiente e lo sviluppo), che è stato il principale partner della Provincia di Siena nel progetto “Siena Carbon free”: progetto che già nel 2013 ha permesso a questo territorio di riassorbire il 102% dei gas ad effetto serra emessi, divenendo così (con 6 anni d’anticipo rispetto al previsto) la prima area vasta in Europa a raggiungere l’obiettivo di essere un territorio a “zero emissioni” di CO2.