Da case e uffici il 29% delle emissioni di gas serra dell’Unione europea

Tre progetti europei per l'efficienza energetica di Officinæ Verdi Group

[5 Aprile 2017]

L’efficienza energetica degli edifici è da tempo nell’agenda strategica dell’Ue, ma i recenti rapporti Eurac ed Epra confermano che l’edilizia è responsabile del 38% dei consumi energetici dell’Unione europea che abitazioni e uffici sono responsabili del 29% delle emissioni di gas serra Ue. Quindi l’’edilizia residenziale, gli edifici cmmerciali e quelli pubblici, sono una vera e propria “miniera” di potenziale risparmio energetico. Però, proprio l’efficienza energetica è uno dei talloni di Achille del patrimonio immobiliare europeo e, insieme ad altri problemi, ha un impatto diretto sul benessere e la salute dei cittadini. Come scrive l’Arpat in un dossier dedicato a questo tema, «Oltre il 15% della popolazione europea vive in condizioni abitative inadeguate: sicurezza, rumori, umidità, temperatura, muffe sono tra i problemi principali».

Officinæ Verdi Group (OV Group), nato da UniCredit in partnership con la Fondazione Wwf Italia, «con un core business nella green economy ed un main stream sull’efficienza energetica, ha sviluppato operations e investimenti nei principali settori dell’economia: Real Estate, Infrastrutture (Sportive e Aeroportuali), Retail, Logistica e Industria» e partecipa a 3 progetti europei riguardanti l’edilizia sostenibile e la riduzione delle emissioni.

Il primo progetto, “Regeneration Model for accelerating the smart Urban  transformation (Remourban),  punta a sviluppare un modello sostenibile di rigenerazione Urbana, con un approccio integrato, per accelerare la trasformazione di aree urbane in luoghi di sviluppo ociale ed ecologico, smart cities integrate nell’ambiente. Le città coinvolte sono: Nottingham (Gran Bretagna), Valladolid (Spagna), Eskişehir (Turchia), Seraing (Belgio) e Miskolc (Ungheria) e gli interventi previsti ed in parte già realizzati riguardano l’efficienza energetica degli edifici ad alti consumi, la smart mobility per un trasporto pubblico e privato elettrico e ICT, piattaforme intelligenti per la gestione urbana.

Al centro del secondo progetto, “Residential Renovation towards nearly zero energy Cities (R2 Cities), c’è il quartiere di edilizia sociale delle Lavatrici, realizzato negli anni ’80 e ’90  L’edificio pilota si trova nel ponente di Genova, nel cosiddetto Quartiere Pegli 3 su una collina naturale ed è  un ecomostro di edilizia popolare altamente energivoro.

A R2 Cities spiegano che «Nelle oltre 500 abitazioni del complesso delle Lavatrici si registra un disagio abitativo diffuso, per lo stato di obsolescenza di infissi e caldaie che determina grossi sprechi energetici e per le infiltrazioni che provocano problemi di umidità e la caduta dell’intonaco. Oltretutto, quello dell’inefficienza energetica è un costo troppo alto per le tasche dei residenti più disagiati, per lo più anziani a basso reddito». R2 Cities, realizzerà interventi di riqualificazione energetica con l’obiettivo di «ottenere un risparmio energetico del 60% rispetto agli utilizzi attuali, raggiungendo livelli di consumo di 70 kWh/mq. Tra gli interventi in programma: sostituzione degli attuali infissi con serramenti in pvc con doppio vetro a taglio termico, sostituzione dell’impianto termico con caldaie a condensazione, installazione di sistemi di regolazione autonomi, installazione di valvole termostatiche e di pannelli fotovoltaici per l’alimentazione dei quadri ausiliari della centrale termica».

A differenza di Remourban e R2 Cities Il terzo progetto OV Group, Trust EPC South, non interviene sul territorio ma punta a creare un tool di analisi di sostenibilità finanziaria e ambientale, con la diffusione di energy performance contract, in cui al lato finanziario si affianca l’efficientamento degli edifici.