Ecco la prima isola a energia solare del Giappone

Si chiama Hahajima e fa parte dell’arcipelago di Ogasawara, un paradiso naturale patrimonio Unesco

[28 Gennaio 2019]

Durante il periodo Edo (1603-1867), il piccolo arcipelago delle isole giapponesi  Ogasawara  era conosciuto con diversi nomi, compreso quello di  “Munin-shima” (isole disabitate) da cui deriva il nome inglese Bonin. A quell’epoca queste isole remote erano terre dove facevano scalo le navi baleniere e, prima di diventare giapponesi, furono colonizzate da europei, americani e hawaiani.

Ora una di queste isole, Hahajima, diventerà la prima comunità a energia solare del Giappone e capofila di un progetto sostenuto dal governo di centro-destra per espandere l’uso delle energie rinnovabili.

Il progetto pilota di Hahajima prenderà il via nel 2022 e sarà gestito dal governo metropolitano di Tokyo, dalla Tokyo electric power company (sì avete capito bene, la Tepco del disastro nucleare di Fukushima Daiichi) e dal villaggio di Ogasawara.

L’Asahi Shimbun spiega che  «Circa 280 famiglie sull’isola ricevono elettricità da energia prodotta con diesel. Passare alla produzione di energia solare contribuirà a ridurre le emissioni di anidride carbonica e di particolato da diesel e anche a produrre e consumare energia a livello locale».

A dicembre 2018, Città metropolitana di Tokyo, Tepco e Ogasawara hanno firmato un accordo a nel quale si è deciso che il governo metropolitano della capitale giapponese e il piccolo villaggio di Ogasawara forniranno gratuitamente da 20.000 a 30.000 metri quadrati di terreno alla TEPCO Power Grid (la casa madre TEpco è in bancarotta e tenuta in piedi dal governo solo per bonificare i reattori esplosi a Fukushima Daiichi)   per poter installare i pannelli solari e le batterie ricaricabili per il progetto dell’isola solare.

A partire da febbraio, la TEPCO Power Grid avvierà un esame triennale dell’ambiente naturale dell’arcipelago delle Ogasawara, che sono un sito patrimonio mondiale dell’Unesco e che ospitano una biodiversità unica. Conclusa la valutazione ambientale, i aI pannelli solari verranno installati nel giro di un anno.

Alla fine del 2022, per 6 mesi si valuterà se è possibile rifornire di elettricità Hahajima  utilizzando solo pannelli solari. Se il progetto pilota avrà successo, verrà esteso ad altre isole del Giappone.

Le isole Ogasawara non sono mai state collegate a una massa continentale continentale, quindi ci vive ancora una grande varietà di specie animali e vegetali autoctone, tra cui lumache terrestri e felci.

Grn parte dell’Arcipelago è area protetta e le isole di Chichijima e Hahajima hanno una serie di percorsi di trekking molto belli, lungo i quali si possono avvistare  uccelli e piante che vivono solo lì, ma prima di poter risalire i sentieri gli escursionisti devono pulire le scarpe nelle aree di lavaggio poste ai punti di partenza  per non trasportare involontariamente una planiana, una specie invasiva simile alla sanguisuga che si nutre di lumache.

Nelle Ogasawara  si incontrano spesso anche recinzioni e trappole per catturare le  anole verdi, una specie invasiva di lucertola proveniente dagli Stati Uniti che si nutre di rare specie di insetti.

Da quando nel 2011 le isole Ogasawara sono state inserite nel Patrimonio naturale mondiale dell’Unesco, sono state prese molte iniziative per conservare l’ambiente e promuovere l’ecoturismo e sembra siano nuovamente aumentate specie che erano sull’orlo dell’estinzione, come colombi dalla testa rossa.

Durante la Seconda Guerra Mondiale le Ogasawara furono bombardate da aerei americani e tutti gli abitanti vennero evacuati. Dopo la guerra, le isole sono state per anni sotto il controllo delle forze armate Usa e sono state restituite al Giappone una cinquantina di anni fa. Solo allora le famiglie degli ex residenti poterono tornare a casa.

Ora queste isole, dove i resti di una guerra insensata e crudele punteggiano le foreste e il mare, sono ritornate ad essere un luogo di pace che sarà reso ancora più “dolce” dai pannelli solari che forniranno energia pulita.