Geotermia, la formazione di CoSviG strizza l’occhio alle imprese… e non solo

Intervista a Marco Gonzi. Incontri nell'area geotermica tradizionale e in quella amiatina

[11 Marzo 2016]

Dal 2009 il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche è anche Agenzia Formativa accreditata presso la Regione Toscana. Abbiamo parlato con il responsabile CoSviG del settore, Marco Gonzi.

 

Dott. Gonzi, quale è la storia del settore Formazione di CoSviG?

L’attività dell’Agenzia Formativa di CoSviG può essere suddivisa in due fasi temporali. La prima, è iniziata nel Novembre 2009, quando è stata di fatto costituita, per terminare poi con la conclusione della programmazione europea FSE del 2014. Una fase caratterizzata da una attività formativa protesa quasi esclusivamente alla partecipazione ai bandi regionali e provinciali a valere sul fondo FSE. Durante questo step abbiamo attivato 17 progetti formativi che hanno visto la partecipazione di circa 250 corsisti, e circa il 15% di questi ha trovato uno sbocco occupazionale entro i 12 mesi dalla conclusione delle attività didattiche.

Un risultato che riteniamo incoraggiante, sopratutto nella congiuntura economica attuale.

E la seconda fase?

La seconda fase ha avuto inizio alla fine del 2014 ed è caratterizzata dalla definizione programmatica di azioni formative e di riqualificazione del sistema imprenditoriale dell’area interprovinciale di CoSviG e dal sostegno alla progettualità dell’attività di Alternanza Scuola Lavoro in stretta sinergia con gli Istituti Superiori dell’area e  con il  tessuto di imprese locali. In quest’ambito rientra, ad esempio il progetto sperimentale di Alternanza Scuola Lavoro con l’Istituto Tecnico Niccolini, sede distaccata di Pomarance, che coinvolge molte imprese locali. Il progetto ha forti caratteri di innovazione ed è finalizzato al trasferimento di competenze specialistiche per un più facile accesso al mercato del lavoro. In poche parole, anche attraverso la collaborazione con il mondo del lavoro, vogliamo impegnarci per contribuire a formare secondo le esigenze del tessuto economico.

Il dialogo con gli agenti economici, le imprese, risulta fondamentale quindi?

Assolutamente. Del resto è la stessa Regione Toscana che ce lo chiede.

Cioè?

La Regione Toscana ha stabilito delle “strategie” per la programmazione delle attività formative. In particolare si chiede di progettare attività integrate; di avviare sinergie con le imprese del territorio per aumentare la competitività nei mercati nazionali ed internazionali; finalizzare la formazione all’effettivo incremento occupazionale e, infine, incentivare l’innovazione tecnologica delle micro, piccole e medie imprese.

Il nostro sforzo è quello di attivare fin da subito una serie di protocolli di intesa di collaborazione, e/o reti di soggetti, per rispondere in modo efficace alle nuove modalità formative regionali. I bandi sulla Formazione Strategica sono attesi per la primavera del 2016, ma non stiamo certo con le mani in mano. Abbiamo diverse attività in programmazione sul territorio.

Quali? E chi coinvolgeranno?

Stiamo realizzando una serie di seminari formativi da presentare al tessuto economico dell’area. Lo scopo è quello di aumentare la competitività imprenditoriale locale sia sul tema della partecipazione ai bandi per le gare di appalto (anche alla luce della recentissima revisione normativa) della grande impresa, sia  sul tema della efficace partecipazione ai bandi europei, fino alla esemplificazione di buone pratiche per una gestione innovativa dell’organizzazione aziendale. Proprio per favorire la massima partecipazione abbiamo deciso di svolgere diversi incontri che si terranno sia nell’area geotermica tradizionale che in quella amiatina, anche per indagare quelli che sono i bisogni e le esigenze dell’imprenditoria locale.

Un programma ambizioso, dunque…

La sfida non ci spaventa. Riteniamo che quella della formazione sia una parte importante del nostro lavoro e crediamo che il rapporto con gli attori che definiscono il territorio, aziende, istituzioni, scuole, possa davvero dare un valore aggiunto e sviluppare ulteriormente le potenzialità della nostra area.

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