Idrocarburi e incidenti in mare, cambiano le regole italiane

Dopo 5 anni dall’incidente Deepwater Horizon entra in vigore il decreto che recepisce la direttiva Ue

[17 Settembre 2015]

Sono arrivate le nuove regole per prevenire gli incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e limitare le conseguenze di tali incidenti. È entrato in vigore oggi il decreto legislativo “Attuazione della direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e che modifica la direttiva 2004/35/CE”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri.

Il decreto recepisce la direttiva europea del 2013, la direttiva fortemente voluta dalla Commissione Ue a seguito dell’incidente del 2010 alla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. Un incidente avvenuto quando durante le fasi finali di realizzazione di un pozzo nelle acque profonde del Golfo del Messico si è verificata un’esplosione che ha provocato un incendio, la morte di 11 persone e un’immensa fuoriuscita di idrocarburi dal fondale marino. A seguito di ciò il legislatore europeo ha introdotto regole più severe per le operazioni petrolifere off-shore e ha cercato di armonizzare le normative dei paesi membri in materia.

Dunque, il decreto italiano – allineandosi alla direttiva – si pone come obiettivo l’ulteriore rafforzamento del livello di sicurezza delle attività in mare in materia di idrocarburi: integra la normativa italiana in materia di sicurezza per le attività offshore e la relativa salvaguardia ambientale.

Infatti, attraverso una gestione del rischio sistematica cerca di prevenire gli incidenti gravi, limitare le conseguenze, aumentare la protezione dell’ambiente marino e delle economie costiere dall’inquinamento così come cerca di limitare le possibili interruzioni della produzione energetica interna dell’Unione. Introduce, quindi, nuove e maggiori forme di garanzia economica e sistemi di controllo continuo sulla sicurezza delle operazioni. Prevede l’istituzione di un’autorità competente, che individui le responsabilità dell’operatore per il controllo dei grandi incidenti, che attivi procedure per la valutazione approfondita delle relazioni sui grandi rischi e di ogni altra specifica documentazione richiesta agli operatori del settore e che provveda a far rispettare le norme della direttiva stessa anche mediante ispezioni, indagini e azioni di esecuzione. Introduce ulteriori sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate conformemente alla direttiva Ue, nonché tutte le misure necessarie per garantirne l’attuazione.

Gli incidenti gravi relativi alle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi possono avere conseguenze devastanti e irreversibili sull’ambiente marino e costiero, nonché rilevanti impatti negativi sulle economie costiere. Riducendo tali rischi di inquinamento le nuove regole dovrebbero contribuire ad assicurare la protezione dell’ambiente marino e in particolare il raggiungimento o il mantenimento di un buono stato ecologico al più tardi entro il 2020, obiettivo stabilito dalla direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino.