Il costo delle energie rinnovabili è sempre più economico rispetto al carbone

I costi competitivi rendono gli investimenti nelle energie rinnovabili molto interessanti anche per la ripresa post-Covid-19

[3 Giugno 2020]

Secondo il novo rapporto “Renewable Power Generation Costs in 2019” pubblicato dall’International renewable energy agency (Irena), «L’energia rinnovabile è sempre più economica di qualsiasi nuova capacità elettrica basata sui combustibili fossili». Infatti il rapporto dimostra che oltre la metà dell’energia rinnovabile aggiunta nel 2019 ha raggiunto costi inferiori rispetto ai nuovi impianti a carbone più economici.

Il rapporto evidenzia che «Ora, i nuovi progetti di produzione di energia rinnovabile riducono sempre più il numero di impianti a carbone esistenti. In media, il nuovo fotovoltaico solare (FV) e l’energia eolica onshore costano meno rispetto al mantenimento in funzione di molte centrali a carbone esistenti e i risultati delle aste mostrano che questa tendenza è in accelerazione, rafforzando la possibilità di eliminare gradualmente il carbone».

Irena prevede che nel 2021  centrali a carbone che producono fino a 1.200 gigawatt (GW) di elettricità per funzionare potrebbero costare di più rispetto al costo del nuovo fotovoltaico solare pubblico. Dal rapporto emerge che «La sostituzione dei 500 GW di carbone più costosi con il solare fotovoltaico e l’eolico onshore, l’anno prossimo ridurrebbe i costi del sistema energetico fino a 23 miliardi di dollari all’anno e ridurrebbe le emissioni annuali di biossido di carbonio (CO2) di circa 1,8 gigatons (Gt), pari al 5% delle emissioni globali di CO2 nel 2019. Produrrebbe anche uno stimolo per gli investimenti di 940 miliardi di dollari, pari a circa l’1% del PIL globale.

Il rapporto fa notare che negli ultimi 10 anni «i costi dell’elettricità rinnovabile sono fortemente diminuiti, trainati dal miglioramento delle tecnologie, dalle economie di scala, dalle catene di approvvigionamento sempre più competitive e dalla crescente esperienza degli sviluppatori». Dal 2010, i grandi impianti di solare fotovoltaico hanno avuto il più forte calo dei costi, ben l’82%, seguiti dall’energia solare a concentrazione al 47%, dall’energia eolica onshore al 39% e dall’eolico offshore al 29%.

Anche i costi delle tecnologie per l’energia solare ed eolica hanno continuato a diminuire di anno in anno. Nel 2019, i costi dell’elettricità da fotovoltaico solare pubblico sono diminuiti del 13%, raggiungendo una media globale di 6,8 centesimi di dollaro per chilowattora (kWh).  I costi sono diminuiti del 9% circa  sia per l’eolico onshore che offshore,  raggiungendo rispettivamente gli 0,053 dollaro/kWh e 0,115 dollaro/kWh.

Le recenti aste e i power purchase agreements (PPA) mostrano che la tendenza al ribasso continua anche per i nuovi progetti commissionati nel 2020 e oltre. A Irena dicono che «I prezzi del solare fotovoltaico basati su appalti competitivi potrebbero raggiungere una media di 0,039 dollari/kWh per i progetti commissionati nel 2021, in calo del 42% rispetto al 2019 e oltre un quinto in meno rispetto al più economico concorrente dei combustibili fossili, ovvero le centrali a carbone». Prezzi asta record si registrano per il solare fotovoltaico ad Abu Dhabi e Dubai (Emirati Arabi Uniti), Cile, Etiopia, Messico, Perù e Arabia Saudita che confermano che i valori ancora più bassi di 0,03 dolari/kWh sono già possibili.

Per la prima volta, il rapporto annuale di IRENA esamina anche il valore dell’investimento in relazione alla riduzione dei costi di produzione e ne viene fuori che «La stessa quantità di denaro investita nelle energie rinnovabili oggi produce maggiori nuove capacità di quanto avrebbe fatto un decennio fa. Nel 2019 è stata commissionata una capacità di generazione di energia rinnovabile doppia rispetto al 2010, ma ha richiesto solo il 18% di investimenti in più».

Francesco La Camera, direttore generale di Irena, conclude: «Abbiamo raggiunto un importante punto di svolta nella transizione energetica. La nuova generazione e gran parte dell’attuale produzione di carbone è ingiustificabile sia dal punto di vista ambientale che economico. L’energia rinnovabile è sempre più la fonte più economica di nuova elettricità, offrendo un enorme potenziale per stimolare l’economia globale e riportare le persone al lavoro. Gli investimenti nelle energie rinnovabili sono stabili, convenienti e attraenti e offrono rendimenti coerenti e prevedibili, offrendo allo stesso tempo vantaggi per l’economia in generale. Una strategia di ripresa globale deve essere una strategia verde. Le energie rinnovabili ci offrono un modo per allineare l’azione politica a breve termine con gli obiettivi energetici e climatici a medio e lungo termine. Le energie rinnovabili devono essere la spina dorsale degli sforzi nazionali per riavviare le economie a seguito dell’epidemia di Covid-19. Con le giuste politiche in atto, la riduzione dei costi delle energie rinnovabili, può far spostare i mercati e contribuire notevolmente a una ripresa verde».