Iran: al via costruzione seconda centrale nucleare a Bushehr

Rosatom costruirà 34 centrali nucleari all’estero e “modernizza” quelle sovietiche di Bulgaria e Armenia

[12 Settembre 2016]

La tv di Stato iraniana ha annunciato che «Sono iniziati i lavori per la costruzione della seconda centrale nucleare iraniana a Bushehr, nel sud del Paese, dove già si trova l’unico impianto nucleare della Repubblica islamica, attivo dal 2011. L’impianto – come il precedente – sarà realizzato con l’aiuto di tecnici russi». Si tratta del primo progetto nucleare iraniano approvato dopo la firma dell’accordo del 2015 tra Repubblica Islamica e Gruppo 5+1 (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia, Usa e Germania) e prevede «La costruzione di due centrali che, scrive l’agenzia ufficiale iraniana Pars  – dovrebbero essere realizzate entro 10 anni. I lavori della seconda centrale inizieranno nel 2018. I costi complessivi sono stimati in 8,5 miliardi di dollari e a regime saranno prodotti – 1.057 megawatt di elettricità».

I lavori hanno preso ufficialmente il via il 10 settembre con una cerimonia inaugurale alla quale erano presenti il capo dell’agenzia atomica russa Rosatom, Vladilenovich Kiriyenko, e il vicepresidente dell’Iran, Ishaq Jahangiri che ha detto che « che l’Iran ha bisogno, ogni anno, di 5000 Megawatts di elettricità in più e che secondo i programmi del governo, il nucleare avrà un ruolo chiave nella risposta alla richiesta di energia.

La costruzione dell’impianto è un simbolo per l’Iran dei risultati dell’accordo sul nucleare. Continueremo a lavorare con la Russia, partner strategico e Paese amico»

La tv iraniana ha trasmesso in diretta parte della cerimonia e il direttore dell’organizzazione iraniana per l’energia atomica, Ali Akbar Salehi, ha sottolineato che «Le due nuove centrali, ognuna da 1000 Megawatt, ridurranno il consumo di petrolio interno di 22 milioni di barili all’anno ed impediranno che 14 milioni di tonnellate di sostanze inquinanti vengano diffuse nell’atmosfera. Stiamo aprendo una nuova pagina nella storia dell’uso pacifico della tecnologia nucleare».

Salehi, che è anche uno dei vice-presidenti della Repubblica Islamica,  ha spiegato che «Questi reattori, una volta realizzati, produrranno energia elettrica pari a quanto si produce con 22 milioni di barili di petrolio all’anno. Il costo di costruzione delle due centrali nucleari, il cui accordo è stato firmato con la Russia, è di 10 miliardi di dollari. Considerate le crescenti necessità della nazione in settori come l’energia, l’industria, l’agricoltura e la medicina, l’Iran intende investire in maniera particolare sul nucleare nel giro dei prossimi 10 anni».

Kiriyenko non ha rinunciato al solito trionfalismo nucleare russo: «Gli esperti iraniani e russi hanno reso possibile l’impossibile e la loro cooperazione non si limiterà alle centrali». I Russi dicono che la  centrale nucleare di Bushehr-2  verrà costruita tra il 2016 e il 2024, mentre Bushehr-3   dal 2018 al 2026 e che «La centrale nucleare di Bushehr-2 sarà costruita in conformità con il nuovo standard di sicurezza  3+ utilizzando dei nuovi reattori ad acqua pressurizzata)».

L’accordo per la costruzione di Bushehr  2 e 3 era giù stato firmato nel novembre 2014, quando ancora i colloqui Iran –G5+1 procedevano apparentemente con difficoltà, e ora a Rosatom sottolineano che «La capacità totale prevista delle due unità dovrebbe raggiungere i 2.100 Megawatt».

Il 25 luglio Teheran aveva annunciato la firma di un accordo per la vendita alla Russia di 40 tonnellate di acqua pesante e il  rappresentante di Mosca all’International atomic enegy agency a Vienna, Alexey Karpov. Aveva confermato. Pars spiega che «Nell’ambito dell’implementazione del piano d’azione comune globale sul programma nucleare iraniano, la produzione di acqua pesante non è vietata, tuttavia è fissata una quantità massima di questo prodotto che può essere stoccata nel Paese. Secondo il piano, in Iran non possono trovarsi più di 130 tonnellate di acqua pesante. Di per sé, la produzione di acqua pesante non può essere considerata una minaccia, ma per il fatto che il suo impiego è direttamente legato allo sviluppo della tecnologia dei reattori ad acqua pesante, questi elementi del programma nucleare iraniano sono tenuti sotto costante osservazione». Insomma, i russi ricompreranno l’acqua pesante prodotta in Iran dalla centrali made in Russia.

Rosatom si sta specializzando nella rivitalizzazione di vecchie – e pericolose – centrali nucleari: oltre a quella iraniana di  Bushehr-1, i russi ha “modernizzato” i reattori delle vecchie centrali nucleari sovietiche di Kozlodouy, in Bulgaria, e di Metsamor in Armenia, considerata una delle centrali nucleari più a rischio sismico del mondo. Attualmente Rosatom ha vinto appalti per costruire 34 centrali nucleari all’estero.