La normativa Ue sulle centrali termoelettriche è efficace

L’industria energetica europea è diventata più “ecologica”, ma inquina ancora molto

[26 Giugno 2019]

Secondo il rapporto “Assessing the effectiveness of EU policy on large combustion plants in reducing air pollutant emissions” dell’European environment agency (Eea), nell’Unione europea le emissioni delle grandi centrali termoelettriche sono diminuite significativamente. Il rapporto è una valutazione dei risultati della Direttiva europea sui grandi impianti termoelettrici che disciplina il settore e alla quale si dovrebbero in gran parte  questi importanti tagli delle emissioni avvenuti dal  2004 al 2015.

Questo non toglie che dal 2004 al 2015 le grandi centrali elettriche siano state tra le fonti più significative di inquinamento da SO2, NOx e polveri nell’Ue e che,  nonostante i tagli delle emissioni, rappresentino ancora enormi font di emissioni in molti Paesi europei.

L’Eea analizza come e perché la Direttiva Ue abbia avuto successo nel ridurre le emissioni di anidride solforosa (SO2), di ossidi di azoto (NOx) e di polveri e ricorda che «Questi inquinanti sono importanti in quanto sono dannosi per la salute umana, danneggiano gli ecosistemi e causano una vasta gamma di perdite economiche».

Nel periodo che va dal 2004 al 2015, «Le emissioni di SO2 provenienti dai grandi impianti a combustione nell’Ue sono diminuite dell’81%, le emissioni di NOx del 49% e le emissioni di polveri del 77%».

La valutazione dell’Eea dimostra nche che la direttiva europea sulle centrali ha svolto un ruolo importante nell’armonizzazione delle prestazioni ambientali dell’industria energetica in tutta l’Ue. Secondo l’analisi, «Gli Stati membri dell’Ue con i più elevati fattori di emissione nel 2004 hanno migliorato maggiormente le loro prestazioni ambientali, portando a differenze molto più piccole tra gli Stati membri entro il 2015. Le riduzioni delle emissioni nei grandi impianti a combustione rappresentano una chiara storia di successo su cui costruire e molti elementi della politica possono essere utili per implementare le nuove regole e la regolamentazione della progettazione n altri settori».

Il rapporto  prende in considerazione anche aspetti della direttiva che avrebbero potuto essere più ambiziosi e fa presente che «Questa conoscenza è preziosa per il settore energetico per poter soddisfare i suoi attuali obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni inquinanti».

L’Eea conclude: «La valutazione e la comprensione dei motivi dei precedenti successi in materia di politica ambientale e climatica sono fondamentali per garantire che le nuove politiche siano efficaci per stimolare la transizione verso un’Europa più sostenibile. Questa valutazione si basa sulla  recente valutazione Eea delle politiche, che  evidenzia il valore dell’utilizzo di esperienze precedenti per una maggiore attuazione delle politiche».