Obama annuncia nuove sanzioni contro i test di bombe nucleari e missili balistici

Nucleare, Cina: «No a sanzioni unilaterali contro la Corea del Nord»

[17 Marzo 2016]

Il 15 marzo il leader della Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc),  Kim Jong Un, ha annunciato che la Corea del nord condurrà , «in un prossimo futuro» dei test di ogive nucleari e di missili balistici in grado di trasportarle. L’agenzia ufficiale del regime nazional-stalinista nordcoreano, la Kcna, ha spiegat che «Questi propositi sono stati espressi quando  Kim a supervisionato la simulazione del rientro nell’atmosfera di un missile balistico» e che questa simulazione era stata realizzata per «Verificare la stabilità della struttura termodinamica di nuovi materiali resistenti al calore sottoposti ad alte pressioni e a flussi termici provocati dal riscaldamento e aerodinamico quando il missile rientra nell’atmosfera. Questo test ha soddisfatto tutti i parametri tecnici».

Gli americani non l’hanno presa bene e il presidente Barack Obama ieri ha firmato un ordine esecutivo che impone nuove sanzioni contro la Rpdc. Un comunicato della Casa Bianca spiega che «Queste nuove forti sanzioni» fanno parte  della sua risposta al test nucleare del 6 gennaio e al lancio di un missile balistico il 7 febbraio da parte della Corea del nord.

Oggi la Cina ha espresso la sua opposizione alle nuove sanzioni statunitensi contro il suo problematico alleato nordcoreano. Durante una conferenza stampa, il portavoce del ministero degli esteri cinese, Lu Kang, ha detto che «La Cina si oppone sempre alle sanzioni unilaterali, non importa di quale Paese siano. Nella situazione sensibile e complicata della Penisola coreana, la Cina si oppone ad ogni sanzione che potrebbe aggravare la tensione. D’altronde, la Cina ha sottolineato a più riprese, durante i suoi contatti con alcuni Paesi, che le sanzioni unilaterali imposte da qualunque Paese non dovrebbero danneggiare né minare gli interessi legittimi della Cina». Insomma, Kim Jong Un sarà anche pericoloso, ma lo abbiamo in cura noi.

All’inizio del mese il Consiglio di sicurezza dell’Onu – del quale la Cina è membro permanente con diritto di veto . aveva adottato all’unanimità una risoluzione che chiedeva sanzioni più dure contro la Rpdc e il suo programma nucleare e missilistico, ma il 15 marzo, dopo le nuove provocatorie dichiarazioni del nordcoreani, Pechino aveva fatto appello alla prudenza e chiesto di misurare le parole e non fare atti inconsulti, «Al fine di evitare un’escalation della tensione nella Penisola coreana»,

Per quanto riguarda l’annuncio dei nuovi test nucleari e missilistici fatto da Kim Jong Un, un altro portavioce del ministero degli esteri cinese, Hong Lei, aveva sottolineato: «La posizione della Cna su questa questione è chiara. Esortiamo le parti coinvolte a rispettare le esigenze del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ad essere prudenti nelle loro espressioni ed azioni e a non prendere nessuna iniziativa che potrebbe esacerbare le tensioni nella Penisola coreana». Non si capisce però cosa ci sia di più esacerbante dell’annuncio di test di ogive nucleari e missili balistici…

Comunque, la Cina ha riaffermato la volontà di attuare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu riguardanti le sanzioni contro la Corea del nord e ha annunciato che «Il governo informerà le parti interessate nei tempi opportuni». Un avvertimento anche a Kim Jong Un che non può tirare ancora a lungo la corda del ricatto nucleare.